“Cento anni fa, il 20 gennaio del 1920, nasceva a Rimini Federico Fellini, un gigante della storia del cinema che ha segnato quest’arte con il suo talento, la sua verve onirica e la sua operosità. In tutto il mondo autori, registi, attori e pubblico continuano ad ammirare e a trarre ispirazione dal suo lavoro capace di plasmare l’immaginario collettivo”. Lo afferma il ministro Franceschini. “Il cinema italiano, oltre a tutto questo – sottolinea – gli è debitore dell’aver trasformato un’arte in una vera e propria industria creativa. Il Teatro 5 di Cinecittà, non a caso a lui intitolato, è stato il laboratorio in cui Fellini ha operato questa trasformazione, attingendo ai saperi artigiani delle maestranze della città del cinema per renderli protagonisti della nuova industria cinematografica italiana. Il programma dei tanti eventi che accompagneranno le celebrazioni nel 2020 è già molto ricco e può essere scaricato dal sito del Comitato nazionale per le celebrazioni a questo indirizzo https://fellini100.beniculturali.it/”.
Tra l’altro la televisione tutta sta omaggiando il maestro del cinema. Tra le tante cose proposte, vi suggeriamo la visione di questo piccolo documentario che andrà in onda stasera su Rai5. Parliamo di “Block-notes di un regista”, che andrà in onda alle 22 e 20 nella versione ridotta di 36’, è un giocoso autoritratto del Maestro riminese scritto insieme a Bernardino Zapponi e realizzato con i suoi storici e fedelissimi collaboratori: Pasquale De Santis, Nino Rota, Ruggero Mastroianni.
In questo taccuino per immagini – “Una simpatica cacatina”, come Fellini la definì – sono racchiuse quelle piccole cose quotidiane, di apparente scarsa importanza, che lo avevano sempre affascinato. Tutto non può che iniziare nella “sua” Cinecittà, dove finti hippy si aggirano fra gli scheletri scenografici di quel progetto mai realizzato, “Il viaggio di G. Mastorna”. Poi, d’un tratto, eccoci accompagnati da un capo all’altro di Roma, alla ricerca di tracce d’antichità per il suo “Satyricon”. C’è una visita notturna al Colosseo, segretamente animato di viziosa ambiguità; un salto nell’ex mattatoio di Testaccio, per scrutare le trucide risate di aspiranti gladiatori; una finta improvvisata nella villa di Marcello Mastroianni, costretto per l’ennesima volta da Federico a fare un provino nei panni di G. Mastorna; un’onirica via Appia, luogo di sguaiate passeggiatrici che si offrono in tuniche da ancelle imperiali; per poi finire la giornata in un anonimo ufficio di produzione, in cui la voce di Fellini in soggettiva riceve vecchie e nuove conoscenze di strada, bizzarri questuanti speranzosi di ottenere una comparsata nei suoi futuri progetti. Il documentario è introdotto dalla pillola di “Save the date” in onda alle 22.15 per la regia di Barbara Pozzoni.