Cinema, teatro, fiction tv: dalla metà degli anni Settanta il talento di Mariangela Melato ha la sua consacrazione, su più fronti. Un periodo raccontato dal secondo appuntamento con “Mariangela!”, il programma di Rai Cultura firmato da Fabrizio Corallo e realizzato da 3D Produzioni, in onda alle 22.10 su Rai Storia. Ospiti di Lella Costa, in studio, Renzo Arbore, Annabella Cerliani, Giovanna Guida, Maurizio Porro, Maurizio Nichetti.
Nel 1974 Gianfranco De Bosio scrittura la Melato per il ruolo della principessa Bithia nel kolossal internazionale “Mosè”, mentre al 1975 risalgono la versione televisiva di una celebre “Orestea” allestita tre anni prima in teatro da Luca Ronconi e la versione tv di “Orlando Furioso” realizzata sempre da Ronconi.
Ma il 1975 consacra il talento brillante della Melato anche con due apparizioni cinematografiche in commedie di grande successo: “La poliziotta” di Steno e un episodio di “Di che segno sei?” di Sergio Corbucci in cui recita e balla il rock’n roll con Adriano Celentano. Nello stesso periodo, pur essendo ormai un personaggio popolarissimo e una star per i botteghini, la Melato si dedica al cinema d’autore controcorrente, “duro e puro” recitando a Matera sull’austero set di “L’albero di Guernica” di Fernando Arrabal.
Nel 1977 ancora un confronto con la commedia brillante in “Il gatto” di Luigi Comencini con Ugo Tognazzi al suo fianco, come avviene anche nel film corale ‘Casotto’ di Sergio Citti. Nel 1979, poi, l’attrice dà vita a due ruoli memorabili in due film di autori impegnati come Giuseppe Bertolucci, “Oggetti smarriti”, e Franco Brusati “Dimenticare Venezia”, mentre l’anno successivo recita un breve ruolo nel film comico “Il papocchio” di Renzo Arbore per poi essere lanciata in campo internazionale da Dino De Laurentiis nel cast dei kolossal di fantascienza “Flash Gordon” di Mike Hodges, ispirato all’omonimo celebre fumetto.
Sempre nel 1980 la Melato si trasferisce negli Stati Uniti – dove era già una star per i suoi film con Lina Wertmuller- per interpretare da protagonista con Ryan O’Neal una commedia brillante dal titolo ‘So fìne” (“Jeans dagli occhi rosa”) di Andrew Bergman. A settembre rientra in Italia e gira a Ferrara e dintorni con Anthony Franciosa il musical di Pupi Avati “Aiutami a sognare” dove oltre a recitare si rivela cantante e ballerina di talento, doti che confermerà due anni dopo in “Domani si balia” di Maurizio Nichetti.
Per quanto riguarda le apparizioni in tv un grande successo personale arriva grazie al varietà di Antonello Falqui “Al Paradise” in cui si esibisce in diversi numeri musicali di danza, mentre negli anni successivi il ritorno al teatro è scandito da tre notevoli spettacoli in cui viene diretta da Giancarlo Sepe: “Vestire gli ignudi” di Pirandello, (1985), “Medea” di Euripide (1986) e “Anna dei miracoli” di William Gibson (1988). Proprio Sepe racconta le tre diverse esperienze e il proprio rapporto professionale ed umano con la Melato, così come fanno anche in studio Giovanna Guida e Maurizio Porro e in diverse interviste filmate gli attori Luigi Diberti e Renato Scarpa, il critico Masolino D’Amico, l’amica Brunetta Parmesan. Nel 1986, la Melato dirada le sue apparizioni cinematografiche ma lascia un segno profondo in “Segreti segreti” (1985) dove torna a essere diretta da Giuseppe Bertolucci.