Ascolti digitali boom con le app

Ascolti digitali boom con le app

È bastato inserire le app dei broadcaster televisivi nella rilevazione dei dati Auditel sulle audience digitali, e improvvisamente gli ascolti e i consumi di contenuti televisivi sul web sono cresciuti in maniera esponenziale. Sulla spinta di RaiPlay, MediasetPlay, Sky Go, DPlay, TgLa7, infatti, gli stream erogati di contenuti della Rai, per esempio, si sono incrementati del 60,7% a quota 27 milioni nella settimana dall’8 al 14 dicembre rispetto alla settimana dall’1 al 7 dicembre, in cui le app alla RaiPlay non erano ancora rilevate.

Un bel balzo, anche se non clamoroso, pure per Sky, che col traino di Sky Go sale dell’11,3% e arriva alla quota record di quasi 147 milioni di stream erogati in quella settimana.

L’effetto app è ancor più evidente nella classifica per tempo speso, ovvero le ore di contenuti televisivi consumati in digitale. Sky sale a 4,1 milioni di ore, con un +156% rispetto al periodo 1-7 dicembre, Rai accelera del 37,5% a quota 3,3 milioni di ore, e Mediaset del 17,1% a 4,1 milioni di ore.

Guardando poi nello specifico di Rai, si può dire che l’operazione di rilancio complessivo di RaiPlay, e di illuminazione del player attraverso l’iniziativa Viva RaiPlay con Fiorello, stia portando i suoi frutti. Nella settimana dal 27 ottobre al 2 novembre, prima del debutto di Viva RaiPlay (il 4 novembre), il broadcaster Rai poteva contare, secondo Auditel, su 13,5 milioni di stream di contenuti Rai erogati in digitale e su 2,6 milioni di ore viste. In base, invece, all’ultima rilevazione, che comprende RaiPlay, dall’8 al 14 dicembre il servizio pubblico ha raddoppiato gli stream erogati (27 milioni), e ha consolidato del 27% le ore viste, salite a 3,3 milioni.

Il monitoraggio di Auditel si dovrà ora sempre più affinare e, con l’affermazione delle smart tv come principale device in famiglia, la modalità di consumo televisivo attraverso le app diventerà quella prevalente, con tutte le conseguenze del caso in termini di scomparsa dei canali tv e del loro valore di avviamento.

Peraltro i broadcaster televisivi hanno anche molte altre piattaforme sulle quali veicolano i loro contenuti, e che al momento sono escluse dalle rilevazioni di Auditel. Per esempio si sarà notato che dal monitoraggio Auditel mancano i brand del gruppo televisivo Viacom Italia (Mtv, Paramount channel, Nickleolodeon, Comedy Central, Super! ecc). Il motivo è semplice: nella strategia di Viacom non c’è tanto l’utilizzo di una piattaforma propria (quindi di un player interno, alla RaiPlay o MediasetPlay) quanto di piattaforme terze. Come Facebook, YouTube, altri social network, oppure di svod (streaming in abbonamento) come TimVision, Amazon, Vodafone, Huawei, o tvod (streaming in modalità pay per view, si paga in base al consumo) tipo Chili, Playstation, Xbox. Tutte piattaforme che, per mille motivi, sfuggono ancora alle rilevazioni ufficiali. Ma che hanno in sé un potenziale deflagrante, tale da poter rivoluzionare in maniera definitiva gli assetti dell’universo televisivo attuale.

Claudio Plazzotta, ItaliaOggi

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