Il giudice della Sorveglianza di Milano decide per la detenzione ‘umanitaria’
Le condotte per cui è stato condannato ‘non destano un allarme sociale’
Fabrizio Corona è uscito dal carcere di San Vittore. Il giudice della Sorveglianza di Milano Simone Luerti ha deciso per la detenzione ‘umanitaria’: per l’ex re dei paparazzi pena da scontare in un istituto di cura nei pressi di Monza.
Le condotte per cui è stato condannato “non destano allarme sociale”, quindi non c’è “pericolosità sociale” significativa al punto che rimanga in cella, nonostante soffra di una “patologia psichiatrica”. E’ per questa ragione che il giudice ha concesso a Fabrizio Corona il “differimento pena” nella “forma umanitaria”. Sconterà la pena in detenzione domiciliare.
Fabrizio Corona per l’uomo di legge non poteva essere curato adeguatamente in carcere. Meglio fosse spostato nell’ istituto di cura. Il differimento della pena al momento è “in via provvisoria”, toccherà in seguito a un collegio di magistrati esperti della Sorveglianza confermare la decisione. Nell’udienza che sarà fissata la Procura Generale di Milano potrebbe anche opporsi, come è già accaduto in passato.
Fabrizio Corona nell’istituto di cura dovrà sottoporsi a un “programma di cure importante e serio”, come spiegato dall’avvocato Ivano Chiesa che assiste il 45enne assieme al legale Antonella Calcaterra. Non potrà allontanarsi dalla clinica nel Monzese. “Ringraziamo il magistrato di Sorveglianza per la sensibilità dimostrata, sono contento per Fabrizio, è la terza volta che esce dal carcere e mi auguro sia quella definitiva perché non è il posto per lui, malgrado tutti gli errori che ha commesso non è un criminale e ora deve curarsi”, ha aggiunto Chiesa.
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