Vanessa Incontrada si commuove durante un monologo su Raiuno, lacrime in diretta: ‘Volevo diventare ciò che non sono, ma la perfezione non esiste’

Vanessa Incontrada si commuove durante un monologo su Raiuno, lacrime in diretta: ‘Volevo diventare ciò che non sono, ma la perfezione non esiste’

L’attrice ha toccato tutti con il discorso nel programma del venerdì sera. A 41 anni finalmente ha imparato ad accettarsi, ma non è stato sempre così.

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Vanessa Incontrada ha commosso tanti con il suo monologo dello scorso venerdì sera nel programma ’20 anni che siamo italiani’, che la vede conduttrice accanto a Gigi D’Alessio. L’attrice di origini spagnole non è riuscita a trattenere le lacrime alla fine del discorso, pronunciato in diretta per invogliare tutti ad accettarsi per quello che sono fisicamente. Andare alla ricerca di una perfezione che non esiste può far star male. Molto male. E lei lo sa bene.

“La perfezione non esiste. Lo so che dico una banalità, ma a me nessuno me l’aveva detto prima. Dovrebbe essere una delle prime cosa che ci insegano da piccoli”, ha detto la 41enne. “Ho perso tantissimo tempo a cercare la perfezione. Pensavo di dover essere perfetta per trovare l’uomo della mia vita. Alla fine ho trovato un uomo speciale, Rossano (Laurini, con cui ha avuto il figlio Isal 11 anni fa, ndr), che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: ‘Devi sorridere per i tuoi difetti’. Si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti. E io ho fatto la stessa cosa con lui, o almeno ci stiamo provando”, ha aggiunto.

Se potesse tornare indietro nel tempo e darsi un consiglio quando aveva 20 anni, ecco cosa si direbbe: “Vane, smetti di voler essere diversa da quello che sei, perché tanto la perfezione non esiste. Io volevo diventare ciò che non sono, un po’ più così, un po’ più cos’ha. Tutti mi volevano diversa. Ma tutti chi? Ho perso tempo a cercare di essere giusta dimenticandomi di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri. Se fossi nata negli anni ‘30 o ‘50 quando il modello femminile era un altro, sarei stata perfetta. Però vivo nel 2000 e avere le forme è ritenuto sbagliato. E io dovrei vergognarmi? Pensate se fossi nata in Colombia, sarei potuta essere la musa di Botero”.

“Adesso riesco a sorridere ma non è stato sempre così perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellullare e arrivano direttamente allo stomaco. Perché quando sei in giro sai che dietro alle facce che incontri per strada, al supermercato o davanti alla scuola potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata, ma quel tutti non esistono. Ad alcuni puoi piacere, ad altri no. Ma va bene così perché la perfezione non esiste. Conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio e io sono molto orgogliosa di quello che vedo, a volte mi piaccio e altre no, ma voglio bene alla persona che ho di fronte quando mi vedo”, ha proseguito.

“L’importante è circondarci delle persone che ci vogliono bene per quello che siamo e che ci spingono ad essere noi stessi, perché tanto nella vita la perfezione non esiste”, ha quindi concluso tra gli applausi del pubblico in studio.

Gossip.it

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