Focus, stasera ci sarà una serata dedicata al futuro del Pianeta

Focus, stasera ci sarà una serata dedicata al futuro del Pianeta

Focus”, la rete tematica free Mediaset al 35 del telecomando, dedicata alla divulgazione e diretta da Marco Costa, propone una serata-evento per la salvaguardia della Terra, in onda dalle ore 21.15

«Il futuro del Pianeta» è composto da quattro speciali.

Centrale, alle 21.15, Copenhill: una scommessa contro i rifiuti, di Angelo Camba, condotto dalla giornalista Camilla Ronchi. Protagonista, il rivoluzionario termovalorizzatore di Copenaghen. Fiore all’occhiello di Copenhill – ideato come luogo di aggregazione e socialità dall’archistar Bjarke Ingels – è il campo da sci sul tetto. Di rilievo gli interventi di Stefano Consonni e Lucia Rigamonti, del Politecnico di Milano, che parlano dell’attività di ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili e sullo sfruttamento delle biomasse.

A seguire, alle 22.15, con La freccia del Tempo: c’è ancora tempo per salvare il Pianeta?, Luigi Bignami affronta il tema con il fisico Roberto Battiston, l’astronauta ed esploratore Maurizio Cheli, l’esperto di psicologia Giorgio Vallortigara, il botanico Stefano Mancuso, l’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni, il paleontologo Guido Tonelli e l’esperta di medicina legale Cristina Cattaneo.

Alle 23.00, è la volta di Oceani da salvare, con Vincenzo Venuto.
Un viaggio nei problemi del mare, dalla pesca senza regole allo sversamento di plastiche che entrano nella catena alimentare con esiti disastrosi per la salute dei viventi, fino ai problemi connessi al cambiamento climatico, allo scioglimento delle calotte polari ed alla modifica delle correnti oceaniche, indispensabili per la distribuzione del plancton.
Anche in questo caso, consapevolezza e strumenti tecnologici per invertire la Freccia del Tempo ci sono: manca solo la volontà politica ed un’azione coesa a difesa del Pianeta.

«Il futuro del Pianeta» si conclude con Un ecomondo è possibile?. 
Alle 23.45, Tessa Gelisio, spiega idee, teorie e tecnologie con cui – se ci fosse una radicale volontà di cambiamento – l’umanità potrebbe intervenire già oggi sulle condizioni della Terra, provando a rallentare (se non invertire) la Freccia del Tempo che sta conducendo alla catastrofe ambientale.

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