Sembra ormai certo che il royal baby volerà negli USA in occasione del Thanksgiving Day: per lui un primo approccio con la cultura della mamma, per Harry e Meghan un modo per allentare la pressione (e pensare ad un trasferimento?)
Per «whisky and soda» è ancora un po’ presto.
Ad appena sei mesi, il piccolo Archie Harrison Mountbatten-Windsor sta comunque facendo il suo debutto negli Stati Uniti, pronto a immergersi per la prima volta nella cultura a stelle e strisce, quella di mamma Meghan. Secondo rumors sempre più insistenti, l’occasione sarà il giorno del Ringraziamento, festa tipicamente americana che si celebra l’ultimo giovedì di novembre.
Al viaggio parteciperà naturalmente anche papà Harry, pure lui al primo Thanksgiving negli USA. Un segnale di cambiamento? Impossibile confermarlo, di sicuro però i Sussex coglieranno l’occasione per staccare un po’ la spina dagli impegni istituzionali. «Voleranno a Los Angeles e trascorreranno del tempo in famiglia», riporta una fonte a People.
«Archie potrà stare un po’ anche con la nonna materna, Doria Ragland».
«Non ce la fanno più a stare a Londra», riporta un altro insider facendo riferimento al continuo attacco mediatico al quale i Sussex sono sottoposti. «La pressione si sta facendo insopportabile, potrebbe esserci un cambiamento in vista». A dire il vero sono mesi che si parla di un ipotetico trasferimento di Harry e Meghan in Africa, in Canada o negli States, ma il «piano di fuga» è sempre stato categoricamente smentito.
Certo, le recenti interviste nel documentario realizzato da ITV – sommate alle rivelazioni di backstage del regista – non dipingono una situazione rosea. Ma Harry e Meghan hanno già dato prova parecchie volte della loro solidità e probabilmente, dopo le previste sei settimane di relax tra novembre e dicembre, le cose torneranno al loro posto. Con il consueto Natale con la regina nella tenuta di Sandringham, ovviamente.
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