- ‘Mi è costato molta fatica, perché a volte determinati ricordi e pensieri vorresti mandarli via’
- ‘Ho ceduto tutti i miei diritti. Il ricavato delle vendite andrà alla Heal Onlus’
Elena Santarelli annuncia il libro sul figlio Giacomo e la lotta al tumore cerebrale, nelle librerie dal prossimo 22 ottobre.
In “Una mamma lo sa”, questo il titolo, edito da Mondadori Electa, la 38enne racconta la lotta al cancro cerebrale che ha colpito il suo primogenito (è anche mamma di Greta, 3 anni), una storia a lieto fine: il bambino di 10 anni ora sta bene.
Elena Santarelli nelle sue IG Stories ha il volto serio, le costa fatica parlare di un libro fortemente voluto in cui rivela tutto quel che finora non ha detto, forse, neppure al marito Bernardo Corradi.
La showgirl si commuove, ha la voce rotta e le lacrime agli occhi. La lotta al tumore del figlio l’ha profondamente cambiata, ma l’ha resa anche più forte e piena di voglia di vivere.
“Sono abbastanza emozionata. Primo perché mi è costata veramente molta fatica questo libro, perché a volte determinati ricordi e pensieri vorresti mandarli via. Invece quando devi scrivere un libro devi raccontare veramente la tua storia e ritornano. Credo che non spariranno mai”, dice Elena Santarelli vicina al pianto.
Ha deciso di scrivere il libro sul tumore di Giacomo per aiutare l’associazione Heal di cui è diventata la testimonial. “Ho ceduto tutti i miei diritti. Il ricavato delle vendite non andrà sul mio conto corrente ma andrà alla Heal Onlus, che ormai fa parte della mia vita e della mia famiglia. Questo è uno dei motivi”, sottolinea la bionda.
Ha messo nero su bianco pensieri che finora non aveva mai confessato: “Durante tutte le terapia di Giacomo ho mentito un po’ con tutti. Ho mentito con i miei genitori, con le amiche e anche con le persone con cui avevo meno confidenza. Mostrandomi sempre sorridente, sempre positiva. In realtà dentro c’era qualcosa che dovevo tirare fuori e grazie al libro devo dire che ci sono riuscita. Infatti i miei parenti, le mie amiche, tutti rimarranno sorpresi perché ci sono cose che non ho mai detto”.
“Spero che apprezzerete il libro se avrete voglia di leggere, un libro dove ci sono capitoli molto forti, ma del resto quello che abbiamo vissuto è stato molto forte”, precisa.
Elena Santarelli ha scritto il libro per aiutare gli altri, condividendo la sua esperienza. Spera con le vendite di contribuire all’acquisto di un simulatore 3D per la neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Spero pure di dare una speranza, perché la speranza in fondo al tunnel, come dimostra la mia storia, c’è e ci deve essere”, sottolinea ancora.
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