Lo show, passato da Sky a Real Time, ha debuttato mercoledì sera, confermando con una stessa formula e un aspetto diverso quel che hanno dimostrato le edizioni precedenti: se non scocca la scintilla, non c’è hobby in comune, né regola matematica che tenga
La giacca in tweed, con i riquadri grandi, la barba lunga e geometrica, quella promessa di assistenza psicologica che Gerry Grassi portava con sé non ha trovato spazio in Matrimonio a prima vista, versione Real Time. Lo show, che negli anni passati è stato cosa Sky, ha rimpiazzato lo psicologo con uno psicoterapeuta altrettanto barbuto, fasciato di giacche altrettanto pesanti e armato di una altrettanto genuina generosità. Fabrizio Quattrini, gli occhiali sul naso a fare la differenza, si è unito a Nadia Loffredi e Mario Abis per brigare e forcare fino a formare sei coppie di illustri sconosciuti, pronte ad amarsi fino al fatidico «sempre».
Benché, infatti, ne sia cambiata la composizione, nulla è mutato negli scopi della triade. La base scientifica è la stessa di cui diceva Sky, e così gli esperimenti, i colloqui, i test atti a capire quanta compatibilità esista tra i candidati sposi. Matrimonio a prima vista, nel passaggio di canale, non è cambiato granché. Su Real Time, dove ha debuttato mercoledì sera, ha trovato un’atmosfera diversa, un passo da reality che lo ha portato lontano da quell’aria «documentaristica» di cui lo ammantava Sky. Ma, nella sostanza, è rimasto fedele a se stesso, godibile e leggero come godibili e leggere sono state le edizioni passate.
A convolare a nozze, senza essersi visti prima, sono stati Luca e Cecilia, Marco e Ambra, Fulvio e Federica. Le unioni sono avvenute con il copione di rito. Prima, le selezioni degli esperti. Poi, la comunicazione del matrimonio imminente, il confronto con famiglie che, nell’edizione 2019, si sono mostrate più aperte. Comprensive, quasi. Infine, la cerimonia: il fatidico incontro, rivelatore, sempre, di una sola e incrollabile certezza. Possono esserci gli hobby identici, uno stesso (e, a tratti, sofferto) vissuto, l’amore per il bricolage o chissà quale e bizzarra passione. Ma, senza la famosa scintilla, quel bagliore negli occhi che, accendendosi d’improvviso, illumina il viso altrui, non c’è calcolo che tenga.
Federica, che tra le donne è stata l’unica a dirsi apertamente delusa, ha pianto, a margine del matrimonio. Vagheggiare di divorzi ed esiti disastrosi sarebbe prematuro. Sarà lo scontro, ancora, di matematica e cuore, di razionalità e istinto, di scienza e natura. Chi la spunterà, se gli esperti, con le loro calcolatrici del sentimento, o la debole regola della carne, è tutto da versi. Su Sky, su Real Time: poco importa.
Claudia Casiraghi, Vanity Fair.