Maria Cocchi, morta la nonna di Nadia Toffa: “Non ha retto al dolore per la nipote”

Maria Cocchi, morta la nonna di Nadia Toffa: “Non ha retto al dolore per la nipote”

La nonna di Nadia Toffa, Maria Cocchi, è morta. Sembra che la donna non abbia retto al dolore per la perdita di sua nipote

Maria Cocchi, nonna di Nadia Toffa, è purtroppo scomparsa nella giornata di ieri. Sembra che la perdita della nipote sia stato un peso troppo grande da dover sopportare per la signora Maria. A confermare la notizia è Fanpage, che ha contattato gli uffici della chiesa parrocchiale dove si sono svolti i funerali, ricevendo conferma della notizia. Nata a Braone il 25 gennaio del 1922, era conosciuta da tutti per essere la donna più anziana del paese oltre ad essere la nonna della conduttrice de “Le Iene”. La notizia è stata riportata per prima da un quotidiano locale, Maria Cocchi aveva 97 anni e i suoi funerali si sono celebrati in gran segreto martedì 20 agosto 2019 presso la Parrocchia di San Martino Vescovo in Cerveno. Era conosciuta da tutti in Paese non solo per essere la nonna della celebre conduttrice tv ma anche perché era la decana del villaggio.

Un portale locale, montagneepaesi, descrive la signora Maria con le seguenti parole: “Aveva compiuto 97 anni ed era la donna più anziana del paese: nata a Braone il 25 gennaio del 1922, si è trasferita a Cerveno per andare sposa a colui con il quale ha condiviso la vita. Donna generosa e apprezzata da tutti, ha dedicato gran parte della vita alla famiglia, in particolare al marito Enrico, alle tre figlie e ai cinque nipoti”. Tra i nipoti c’era anche Nadia Toffa protagonista di molte inchieste alla trasmissione Le Iene. Una scomparsa che ha colpito molto il paese di Cerveno, comune di circa 700 abitanti nella Val Camonica. Intanto, riguardo Nadia Toffa, è stata lanciata una petizione su Change.org. Di preciso si punta ad «Intitolare a Nadia Toffa reparto di Oncoematologia Pediatrica del SS.Annunziata di Taranto». Un’iniziativa ricca di significato per una guerriera che ci ha lasciati davvero troppo presto.

Il Sussidiario

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