Il “cronista della gastronomia” aveva toccato la puntata numero 614
“Era la mia vita e mi piange il cuore ma non me la sento più di lavorare a corrente alternata” dice il giornalista milanese. “Mi piange il cuore, dopo quasi 21 anni. Melaverde era tutta la mia vita professionale (e non solo) ma non me la sento di proseguire così, a corrente alternata. Mi avevano comunicato di aver deciso di voler fare a meno di me nel 2020 ma di volermi fare condurre la metà delle puntate di quest’autunno, sette su quattordici: preferisco lasciar perdere, anche se ho il magone”.Così dice Edoardo Raspelli, il giornalista e “cronista della gastronomia” che ,nella trasmissione andata in onda dal 20 settembre 1998, cominciò a lavorare come inviato dopo le primissime puntate e che poi iniziò a condurre nella primavera dell’anno successivo.”Era un lavoro entusiasmante: era faticoso ma si respirava l’aria di una piccola grande squadra di amici, sempre a contatto con la natura e gli animali, scoprendo e facendo conoscere agli italiani Terra Territorio e Tradizione, le piccole grandi cose del nostro grande e sfortunato Paese… Ma, come direbbe Dante, ” VUOLSI COSÌ COLÁ DOVE SI PUOTE QUEL CHE SI VUOLE E PIÙ NON DIMANDARE “. Edoardo Raspelli continua: “Da sempre, sia su Rete 4 sia a Canale 5, il contratto mi veniva fatto ogni sei mesi: possono fare in piena libertà quello che vogliono”.