Quentin Tarantino è stato in visita al Palazzo del Cremlino accompagnato dal ministro della cultura russo Vladimir Medinsky. “Non condivido alcune delle recenti azioni del governo e di cui ho avuto notizia. Ma sono venuto per incontrare i russi, i miei fan. Qualunque cosa io pensi di un governo, non riflette la mia opinione sulle persone che nel paese ci vivono, ha dichiarato il regista americano all’emittente tv indipendente Dozhd, al cinema Oktyabr di Mosca, dove ieri sera ha assistito, alla prima del suo ultimo film “C’era una volta…a Hollywood”.Tarantino, che in passato aveva citato il suo grande amore per il classico sovietico del 1979 “Mosca non crede alle lacrime”, ieri ha svelato la sua passione anche per il film di fantascienza del 1962 “l’Uomo anfibio” che, ha ricordato, negli anni Settanta spesso la televisione americana, trasmetteva doppiato. “Allora non sapevo che fosse un film russo, mi piaceva davvero molto”, ha detto.”Se mi chiedete quale sia il mio film russo preferito, potrei anche citarvi l’Aleksandr Nevsky di Eisenstein. La sola scena della battaglia sul ghiaccio vale tutto! Ma non lo faccio perché tutti parlano già di questo film. E’ come se un regista americano al suo arrivo in Giappone dicesse che il suo regista preferito è Kurosawa, sai che noia!”.Tarantino “ha dimostrato un grande interesse e molta emozione per la storia russa. E’ stato completamente scioccato da Mosca (dove non faceva ritorno da 15 anni). Siamo passati dai saloni del quindicesimo secolo a quelli del diciannovesimo, come in una macchina del tempo”, ha riferito il Medinsky dopo il tour al Cremlino, a cui il ministero della Cultura ha dato ampio risalto.
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