A supportare il cantante sfrattato è il critico d’arte Vittorio Sgarbi, secondo cui “Morgan è un bene culturale”
Il tanto discusso sfratto di Morgan sarebbe dovuto avvenire lo scorso 14 giugno, ma è stato rinviato al 25 giugno, per via di un improvviso malore accusato dal cantante.In più occasioni, Morgan ha dichiarato di essersi indebitato con lo Stato a causa di un commercialista truffaldino, che avrebbe a suo dire gestito male la sua situazione economico-finanziaria, facendogli contrarre molti debiti.Il coach di “The voice of Italy 2019” ha, inoltre, definito ingiusto il suo sfratto, avvenuto in esecuzione del pignoramento della sua casa disposto dal Tribunale di Monza nel 2017.E, in occasione dell’evento Spoleto Arte, la kermesse di arte contemporanea organizzata da Salvo Nugnes, il leader storico dei Bluvertigo è tornato a parlare della sua casa pignorata: “In questi giorni la mia casa, che è il centro della mia creatività, sotto assedio, mi è stata tolta, ma non mi interessano le quattro mura. Posso dormire anche su una panchina, ma là dentro c’è la mia vita, il mio lavoro, quello che ho fatto negli ultimi 30 anni, documenti, battiture, lettere, scritti e le chiavi ce le ha la polizia ed entro tre giorni devo sgomberare. Chiedo alla politica di intervenire”. A supportare il cantante sfrattato, Morgan, è in particolare il noto critico d’arte, opinionista televisivo e parlamentare Vittorio Sgarbi, che in difesa dell’artista ha dichiarato:”l potere si misura attraverso l’arte. L’artista è quello sempre vivo, non quello che è morto. E mentre è vivo ne è parte integrante, io vedo che Morgan è un bene culturale e lo proteggo perché la sua è una casa d’artista. Il privilegio dell’arte è l’unica cosa che protegge il popolo”.L’evento Spoleto Arte si è concluso con una performance di Morgan, che ha coinvolto tutti i presenti, da Vittorio Sgarbi a Francesco Alberoni. Il cantante sfrattato si è esibito sulle note di “Ciao ciao bambina” e di successi firmati da De André e Sergio Endrigo.
Serena Granato, ilgiornale.it