Jessica Chastain: il Trono di Spade sbaglia a dire che una violenza rende forte una ragazza
Mentre il suo collega Kit Harington dopo la fine di Trono di Spade è finito in rehab, talmente legato al suo personaggio Jon Snow da non sapersene separare, lei invece non si è fermata un attimo. In poche settimane Sophie Turner, 23 anni, ha sposato il fidanzato pop-star Joe Jonas, si è tagliata la frangia ed è subito partita con la promozione del nuovo film, tra l’atro non proprio un filmetto ma un super blockbuster annunciato, quel “X-Men: Dark Phoenix” (regia di Simon Kinberg) capitolo finale della saga dei super eroi mutanti, nei cinema il 6 giugno. Intanto ha fatto sapere di non essere assolutamente intenzionata a rimettersi nei panni di Sansa Stark, neanche per uno spin off di Got. Ironia della sorte, però, il personaggio di Sansa le è rimasto appiccicato addosso.E l’evoluzione della ragazza fragile e perseguitata che si trasforma in una super girl è un po’ lo stesso che subisce la sua Jean Grey-Fenice nel film di X-Men. In clima #metoo l’eroina donna ormai è d’obbligo, anche se Sansa ha spaccato l’opinione pubblica: l’affermazione in un episodio delle serie in cui il suo personaggio in sostanza sostiene che stupri e violenze le avrebbero “rafforzato il carattere”, ha scatenato più di una polemica. In prima fila proprio Jessica Chastain, co-protagonista della Turner in “X-Men: Dark Phoenix”, che ha twittato: “Il Trono di Spade sbaglia a dire che lo stupro rende forte una donna. La violenza sessuale non può essere uno strumento per rendere un personaggio più forte. Una donna non ha bisogno di essere vittima per divenire farfalla. L’uccellino è sempre stato una Fenice. La forza che le permette di emergere è solamente merito suo lei”.E intanto anche la poco più ventenne Sophie si evolve in personaggio pubblico impegnato: tra le prime star a firmare una lettera in cui si assicura che non lavorerà più in quegli Stati americani, come Alabama e Georgia, che negano il diritto di aborto. Peccato che il Trono di Spade fosse stato girato in gran parte in Irlanda.
Emanuela Griglié, lastampa.it