Dalla vittoria a X-Factor con i consigli di Mara Maionchi («più ti dai, più la gente ti ama») alle tournée internazionale («che emozione davanti a Bill Clinton»), fino al nuovo singolo «Sai che ti ho pensato sempre», che racchiude le sue due anime: «Ho lavorato in silenzio, senza mai tradire il mio cuore»
Da mesi il popolo del web si chiedeva che fine avesse fatto Lorenzo Licitra: perché non avesse pubblicato canzoni dopo il trionfo a X-Factor e fosse – stranamente – uscito un po’ dai radar. In effetti il tenore ragusano, abile a miscelare la musica classica con sonorità più pop, ha sfruttato il successo del talent per togliersi alcune soddisfazioni personali in giro per il mondo, ma ora è tornato con un nuovo singolo, «Sai che ti ho pensato sempre» (per Sony Music). «In questo anno e mezzo ho dato la priorità all’attività concertistica piuttosto che a quella discografica», ci ha rivelato presentandoci in anteprima il videoclip. «Ho avuto tante richieste, occasioni uniche alle quali non potevo dire di no».
Ne ha in mente una in particolare?
«Senza dubbio esibirmi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York, davanti a Bill Clinton e migliaia di studenti in qualità di ambasciatore italiano del canto. È stata una roba forte».
Non si è mai sentito accantonato?
«Assolutamente no, in questo ultimo anno e mezzo mi ha colpito molto l’affetto della gente: mi fermavano chiedendomi novità sui miei progetti, su quando uscisse il nuovo singolo».
Insomma, la popolarità che ha raggiunto con X-Factor non è svanita.
«Mi piace perché la gente ricorda le canzoni che ho portato, il mio provino che ha sconvolto un po’ tutti. Anche qualche giorno fa un gruppo di ragazzi, a Milano, si sono avvicinati dicendomi che somiglio tantissimo a Lorenzo Licitra (ride, ndr)».
Possiamo dire che non ha perso il treno, quindi.
«Ho lavorato in silenzio con la mia manager, Nicoletta Mantovani, e proprio grazie alle persone di valore che ho avuto accanto non mi sono mai sentito dimenticato. Dopo tanta ricerca, abbiamo cercato di creare qualcosa che duri».
Mara Maionchi ha ascoltato il pezzo?
«Certamente, le è piaciuto un sacco. Durante X-Factor mi diceva sempre: “più ti dai, più la gente ti ama”. E dopo aver sentito questo ultimo brano lo ha ribadito: devo continuare a tirare fuori le mie due anime, come avevo fatto con lei».
Non una missione semplice: pensa che questo abbia rallentato la sua uscita, rispetto a cantanti come i Maneskin o Nigiotti, anche loro a X Factor 2017.
«La mia musica può richiedere più tempo ed essere meno immediata, ma non la vivo come un fattore limitante. Il mio ostacolo iniziale, in realtà, è stato mettere insieme le parsone giuste».
Quando le ha trovate?
«Piano piano, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, tutti i pezzi sono andati al loro posto. E infatti è uscito un brano che sembra un abito tagliato su misura, non la prima t-shirt presa in uno store».
Quindi questa canzone parla di lei?
«C’è un verso in particolare, che dice “non ho vinto, ma ho giocato”. Ecco, io all’occhio pubblico è come se non avessi vinto, però mi sono divertito. Nel senso, non ho mai tradito la mia passione: quella c’era, c’è e ci sarà sempre».
Nicola Bambini, Vanity Fair