“Rispetto e parita’ donne”. Aimee-Trintignant film miracolo
“Sono disponibile pure a portarti il caffè sul set” con questa preghiera, racconta in un’intervista Monica Bellucci, “ho convinto Claude Lelouch a entrare nel suo film”. L’attrice expat (“se devo fare un bilancio sono più gli anni che sono stata fuori l’Italia che quelli dentro, non ho rimpianti, è stato il mio destino”), tra i nomi italiani più amati e richiesti in Francia, è al Festival di Cannes con Les Plus belle annees D’Une Vie presentato oggi fuori concorso. Lelouch ha riunito i protagonisti di Un uomo una donna, Jean Louis Trintignant e Anouk Aimee, un iconico romantico film del 1966 e li ha riportati, anzianissimi come sono sugli stessi luoghi del loro amore.Un film sentimentale, romantico, nostalgico e gerontofilo: “trovo che abbia un bellissimo messaggio. Quando Anouk e Jean Louis si guardano non c’è solo l’emozione ma la passione e la voglia di piacersi. C’è un grande tabù sociale su questo. Ci si invecchia e per la società non esisti più dal punto di vista dell’amore, invece i sentimenti ci sono sempre. Trovo che sia molto ipocrita ignorarlo”, racconta Monica Bellucci, 54 anni, super bella, a Cannes con il compagno Nicolas Lefebvre, mentre l’ex marito Vincent Cassell con la compagna Tina Kunakey e’ appena ripartito .”Un uomo una donna è un mio film di riferimento e quando ho saputo da un amico che Lelouch stava preparando questo ‘sequel’ ho chiesto di poter entrare nel progetto a tutti i costi. Così interpreto la figlia di Trintignant. Sul set sono stati momenti magici tra me e Jean Louis. Sono la figlia che aiuta il padre, ormai in ospizio, a ricordargli la vita perche’ lui ha perso la memoria o fa finta di non averla”.Lelouch parla di un “incontro che sa di miracolo”.Effettivamente ritrovare e avere disponibili i due protagonisti dell’epoca, 88 anni lui, 87 lei ben 53 anni dopo un po’ lo e’ davvero. “E’ la prima volta che accade nella storia del cinema una cosa cosi’ – dice fiero Lelouch, 81 anni, al suo 50/mo film, alcuni dei quali decisamente nella storia del cinema. “Noi tre, io Jean Louis e Anouk siamo dei ‘sopravvissuti'”.”Al cuore del film c’e’ questo messaggio profondo e stupendo – aggiunge la Bellucci, una habitue’ del festival, anche magari con un cameo come capito’ per Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, Grand Prix al festival 2014 e come capita oggi – il tempo e’ passato ma niente si distrugge, i due si guardano con amore e sensualita’ e non deve importare se hanno rughe e volti segnati”.A chi lo definisce un film ‘crepuscolare, sulla morte, Lelouch risponde che al contrario “il rivedersi dei due protagonisti e’ qualcosa di solare, una forza del presente. Nel film si cita Victor Hugo, ‘I piu’ begli anni della nostra vita sono quelli non ancora vissuti’ e io lo penso davvero, la nostalgia non e’ interessante se non serve al presente”.Monica Bellucci racconta del piacere di lavorare con un maestro come Lelouch, “il suo modo di dirigere gli attori e’ fantastico, tira fuori il meglio lavorando tanto sull’improvvisazione”.L’attrice, diretta da una donna, sta preparando un nuovo film , “saro’ sul set a luglio, interpreto una gallerista d’arte”, una casuale coincidenza con il lavoro del suo compagno, 26 anni, modello e gallerista al Marais di Parigi. La questione gender equity e’ un tema forte e se ne discute molto anche qui a Cannes, Julienne Moore si e’ espressa a favore delle quote rosa e Eva Longoria ha parlato di scandalosa disparita’. Monica Bellucci non si schiera sul tema quote ma dice: “andiamo per passi, intanto c’e’ un obiettivo importante, quello di essere retribuite allo stesso modo. Al di la’ della parita’, e’ una questione di rispetto per il lavoro”. Infine l’Italia: “un po’ mi manca, spero che un progetto che coinvolge il mio paese si realizzi – (la coproduzione tv internazionale su Tina Modotti) – ma la mia vita e’ andata cosi’. Non male direi”.
Alessandra Magliaro, Ansa