Il fumettista giapponese, nato Kazuhiko Katō, è scomparso a 81 anni. Nel 1967, sulle pagine della rivista «Manga Action», ha cominciato a pubblicare le avventure di un ladro ispirato al gentiluomo di Maurice Leblanc. Con lui, ha creato anche Fujiko, Jigen e l’universo Lupin
È morto ad 81 anni Monkey Punch, il fumettista giapponese che, nel 1967, manipolò il ladro gentiluomo di Maurice Leblanc fino a farlo proprio. Punch, nato Kazuhiko Katō e portato via da una polmonite l’11 aprile, da quel personaggio francese trasse Lupin III, l’antieroe dei manga.
Lupin, la prima volta, comparì sulle pagine della rivista Manga Action. Monkey Punch, che ai fumetti c’era arrivato tardi, dopo anni passati a lavorare in ospedale come radiologo, non lo concepì subito con i basettoni e il sorriso furbetto.
Il primo investigatore del giapponese era una donna, una conturbante investigatrice privata in lotta, eterna, con uno scienziato pazzo e perverso. Il manga si intitolava Pinky Punky e, dalle sue ceneri, nacque Lupin III. La serie venne pubblicata nel 1967, m la fama la ottenne qualche tempo dopo, quando delle sue avventure si decise di fare una serie animata.
Da allora, era il 1971, Lupin III è stato protagonista di dieci film e di cinque serie animate, l’ultima delle quali è andata in onda l’autunno passato. Su di lui, ladro avvenente con un debole per le donne, sono stati realizzati speciali televisivi e Lupin III, negli anni, è diventato parte dell’immaginario pop.
Punch, però, che insieme a Lupin creò un universo fatto di Jigen e Fujiko, se ne tirò fuori presto. Nel 1985, quand’era ormai divenuto chiaro che Lupin III avrebbe avuto vita lunga, il fumettista decise di passare il testimone ad altri autori.
Claudia Casiraghi, Vanity Fair