15 aprile 1967: moriva Totò. I funerali del Principe nel Rione Sanità
Duecentocinquantamila persone in strada rivolsero l’ultimo saluto al Principe della risata. L’orazione di Nino Taranto: “Tu maestro del buonumore questa volta hai fatto piangere tutta la tua città”.
Il ‘Principe della risata’ Totò morì nella sua casa romana alle 3:35 del 15 aprile 1967, all’età di 69 anni, stroncato da un infarto. Nonostante il Principe de Curtis avesse sempre desiderato un funerale semplice, ci furono ben tre cortei funebri. Il primo si svolse a Roma, il secondo nel Rione Sanità, dove Totò nacque. L’intera città si bloccò dalle 16 alle 18:30. I negozi furono chiusi, il furgone impiegò due ore per raggiungere la chiesa. Un mare di persone – si stima circa 250mila – si riversò in strada per salutare il comico più amato dagli italiani.
L’orazione fu tenuta da Nino Taranto, grande amico del Principe: “Sono certo che mi senti e mi rispondi, la tua voce è nel mio cuore, nel cuore di questa Napoli, che è venuta a salutarti, a dirti grazie perché l’hai onorata. Perché non l’hai dimenticata mai, perché sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollarle di dosso quella cappa di malinconia che l’avvolge. Tu amico hai fatto sorridere la tua città, sei stato grande, le hai dato la gioia, la felicità, l’allegria di un’ora, di un giorno, tutte cose di cui Napoli ha tanto bisogno. I tuoi napoletani, il tuo pubblico è qui, ha voluto che il suo Totò facesse a Napoli l’ultimo “esaurito” della sua carriera, e tu, tu maestro del buonumore questa volta ci stai facendo piangere tutti. Addio Totò, addio amico mio, Napoli, questa tua Napoli affranta dal dolore vuole farti sapere che sei stato uno dei suoi figli migliori, e che non ti scorderà mai. Addio amico mio, addio Totò”.
Un terzo funerale si svolse ancora nel Rione Sanità il 22 maggio, pochi giorni dopo il trigesimo. Una bara ormai vuota sfilò tra 250mila persone, tante quante si erano riversate in strada per il primo funerale.
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