La terza puntata dello show di Milly Carlucci ha avuto due ballerini per una notte. Insieme a Joe Bastianich, è scesa in pista la regina di «Domenica In». Che, con la collega, si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. «Mara non è monomaniaca, non vive per gli ascolti»
Non una persona «monomaniaca», ma una che ama la vita: che gode della famiglia, dei nipoti, «ragione della propria esistenza», dei figli. Milly Carlucci, Mara Venier, l’ha presentata come una signora atipica, che della televisione ha fatto un lavoro come tanti. E Mara Venier a quelle parole ha annuito bonariamente. Come a dire che l’allusione alla concorrenza di arbitrario avesse poco. «Mara Venier non vive per gli ascolti», ha detto tronfia Milly Carlucci, e Twitter ha dato in escandescenze.
Ballando con le stelle 2019, da interpretazione social, avrebbe voluto dare una lezione a Barbara D’Urso, che a Mediaset ha accettato di essere sepolta sotto una mole immensa (e, share alla mano, poco redditizia) di lavoro.
Nomi, dalle bocche Rai, non ne sono usciti. Ma il guanto di sfida, sventolato da «queen Mara» sulla pista di Ballando, sarebbe stato impossibile da ignorare. Milly Carlucci e Mara Venier avrebbero certamente voluto dare una stoccata all’avversario della domenica, ridicolizzandone l’afflato. E, nel farlo, avrebbero finito per dimostrare quanto può la genuinità. L’entusiasmo di Mara Venier, sul cui viso ha campeggiato il sorriso largo di chi ancora sa cosa sia la spontaneità, è riuscito a conquistare la (quasi) totalità del pubblico, e su Twitter le prodezze della ballerina per una notte sono state accompagnate da un tifo senza pari. Specie, perché Mara Venier, in Rai, ci è entrata sulle note di Dancing Queen.
La performance, ad onor del vero, non è stata delle migliori. La Venier ha ballato Bollywood, ferma sui propri piedi, lasciando che ad ondeggiare fossero braccia e fianchi. Ma il movimento ondulatorio delle sue anche fasciate di rosa è bastato a suscitare grandi entusiasmi. Carolyn Smith ha decretato che la «zia» può tutto, e i quattro giudici che con lei siedono al banco si sono uniti al coro di lodi. Complessivamente, Mara Venier ha racimolato un tesoretto di 50 punti, poi assegnato a Manuela Arcuri, e Joe Bastianich, secondo ballerino per una notte, arrivato a Ballando con la chitarra in mano e la malaugurata idea di cantare Lucio Battisti, non ha fatto altrettanto. L’en plein è stato uno, ma il sabato sera Rai, diversamente dagli anni passati, è stato pervaso da un vago sentore di bravura.
La terza puntata di Ballando con le stelle 2019, poi marcata dal ballottaggio (con eliminazione posticipata al sabato di Pasqua) tra Marco Leonardi e Angelo Russo, ha confermato l’esistenza di una capacità generalizzata, di un ritmo diffuso che, ancora una volta, ha portato all’esaltazione di Milena Vukotic, di Ettore Bassi, di Dani Osvaldo. Unici, a scivolare sulla pista Rai, vittime di se stessi, sono stati Nunzia De Girolamo e Antonio Razzi. La politica ha fallito e coloro che, soli, avrebbero potuto rappresentare una novità hanno finito per soccombere di fronte alle proprie maschere: l’una prigioniera del mito della showgirl, l’altro preda di un citazionismo di «crozziana» memoria.
Claudia Casiraghi, Vanity Fair