Tutto quello che dovete sapere su Hellboy, demone fra James Bond e i supereroi

Tutto quello che dovete sapere su Hellboy, demone fra James Bond e i supereroi

Al cinema il divertente reboot – diretto da Neil Marshall – del nemico dei mostri (creato dal fumettista Mike Mignola) già protagonista di due pellicole negli anni Duemila

Prendete un fumettista innamorato delle atmosfere (e anche delle architetture) gotiche e dategli il personaggio di un demone evocato bambino dai nazisti e allevato dagli americani per combattere demoni, streghe e affini. E avrete Hellboy, splendido fumetto di horror e avventura creato da Mike Mignola. Al disegnatore americano, stava stretto occuparsi di supereroi e cercava in tutti i modi di portarci i temi che gli interessavano, non a caso prima di Hellboy aveva, ad esempio, realizzato lo speciale “Gotham by Gaslight”, ovvero “cosa sarebbe successo se Bruce Wayne fosse diventato Batman nell’Età Vittoriana”.La serie nasce ufficialmente nel 1994, anche se un proto Hellboy (colorato in maniera diversa) era già apparso l’anno precedente sulla copertina della fanzine italiana sui fumetti “Dime Press” insieme all’eroe fantascientifico della Bonelli di Tex Willer Nathan Never; del resto negli anni Novanta Mignola disegna alcune copertine dell’edizione americana di un altro personaggio bonelliano, a lui congeniale come tematiche, l’Indagatore dell’Incubo Dylan Dog.Mignola ha riversato in Hellboy tutto il suo amore per l’horror d’antan (in primis i racconti di Lovecraft), il folklore (affascinante la sua versione di Baba Yaga, la famosa strega russa) e per i b-movie di fantascienza e orrore degli anni Cinquanta creando una sintesi molto affascinante, grazie anche al suo disegno evocativo.Hellboy è cresciuto in America, quindi è un demone assimilato alla way of life statunitense, ama il junk food e tratta i vari mostri che affronta in modo molto prosaico. Diventato adulto, combatte le creature del male per conto del BPRD (Bureau of Paranormal Research and Defense), diretto dal padre adottivo, il Professor Trevor Bruttenholm. Gli appassionati di fumetti sono quasi sempre un po’ delusi dagli adattamenti cinematografici dei loro eroi, ma questo non è successo quando nel 2004 Guillermo Del Toro ha girato “Hellboy”, film che riesce a ricreare l’atmosfera della serie e, addirittura, ad approfondire la psicologia del demone più di quanto si sia visto nei comics, grazie anche all’efficace protagonista Ron Perlman.Il sequel “The Golden Army” del 2008, stesso regista e protagonista, era stato persino migliore. Era quindi con una certa ansia che i fan del personaggio aspettavano il reboot della serie: la regia adesso è di Neil Marshall, specializzato in pellicole horror (suo il notevole “Descent”), ma meno quotato di Del Toro (che lo scorso anno ha vinto l’Oscar per “La forma dell’acqua”) e il protagonista è interpretato da David Harbour.Ma il film non delude: si perde la componente più gotica e autoriale del fumetto nato proprio per essere alternativo ai supereroi, però Marshall imbastisce un pastiche divertentissimo, fra James Bond (anche Hellboy è un agente speciale, seppure sui generis), i miti di Re Artù, i nazisti. Mignola in primis aveva creato Hellboy perché gli piaceva disegnare mostri, Marshall li rappresenta, fra computer grafica volutamente d’antan e vecchi effetti speciali analogici. C’è un prologo che è una storia a se stante, in puro stile James Bond, dove Hellboy è in Messico e affronta un lottatore di lucha libre (il loro coloratissimo wrestling) che è un agente del BPRD trasformato in vampiro (e diventato malvagio) .La cattiva del film è Nimue (conosciuta anche come Viviana), la Regina di Sangue, la quale, sconfitta secoli prima da Artù e Mago Merlino, vuole tornare a dominare il mondo con Hellboy al suo fianco. E il nostro inizia ad avere dei dubbi se continuare a lottare per gli umani o passare dalla parte dei mostri, dopotutto è un demone. Certo, è un po’ assurdo che dopo oltre settant’anni nel nostro mondo Hellboy inizia soltanto adesso a farsi domande da adolescente sul rapporto con il padre (qui interpretato da Ian McShane) e con i mostri, ma probabilmente i demoni invecchiano più lentamente.È aiutato dalla giovane medium Alice Monaghan (Sasha Lane) e da Ben Daimio (Daniel Dae Kim) con il potere di trasformarsi in giaguaro. Abbiamo persino una sorta di Capitan America: Lobster Johnson (Thomas Haden Church), uccisore di mostri e nazisti durante la seconda guerra mondiale, che appare a Hellboy come fantasma. Nel cast svetta Milla Jovovich come Nimue: qua è una cattiva, nel ciclo di “Resident Evil” combatte gli zombi: ad ogni modo, nel corso degli anni è diventata una delle più grandi icone del cinema fantastico d’azione. Sarebbe bello fra qualche anno fare un “I mercenari” (la serie con star action come Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Dolph Lundgren) al femminile con lei, Sigourney Weaver, Charlize Theron o Scarlett Johansson.

Stefano Priarone, lastampa.it

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