Kabir Bedi avrebbe potuto sbarcare nuovamente sull’Isola dei Famosi nel ruolo di inviato: lo ha rivelato lui stesso ai microfoni di Radio Cusano Campus.
L’interprete di Sandokan conferma le voci circolate alcuni mesi fa: “Quest’anno avevano mi chiesto se avessi voluto fare l’inviato sull’Isola dei Famosi al posto di Alvin”. L’attore, però, aggiunge che alla fine non è stato trovato un accordo: “La stampa ha parlato di questa ipotesi come fosse stata una certezza ma in realtà era soltanto un’ipotesi”. Kabir Bedi confessa anche di non avere nuovi progetti nel Belpaese ma aggiunge: “Sarei onorato se dovessi fare qualcosa qui perché amo questa Penisola, mi ha dato sempre tanto: sarò per sempre grato all’Italia e agli italiani”.
L’intervista è anche l’occasione per riparlare della sua partecipazione ad una delle prime edizioni de L’Isola dei Famosi: “È stata una grande sfida per me: alcuni concorrenti erano molto più giovani e più forti di me, facevano molta propaganda pur di vincere, si creavano i gruppi, i malintesi”. Nonostante tutto, Kabir Bedi sembra soddisfatto delle suo piazzamento al secondo posto dopo Sergio Muniz: “Lui è davvero una brava persona, lo rispetto molto e penso che sia stato giusto far vincere lui perché lo meritava davvero”.
Kabir Bedi, gli inizi della carriera e l’impegno sociale di oggi
Kabir Bedi parla anche degli inizi della sua carriera e confessa che la sua interpretazione di Sandokan arrivò per caso: “La produzione cercava un attore asiatico e quindi sarebbe dovuta andare in sei città asiatiche. La prima fu Bombay e il primo attore che hanno incontrato fui io ma non si resero subito conto che avrei potuto interpretare il ruolo e così continuarono a girare per gli altri Paesi”.
Poi un giorno arrivò quell’importante telefonata: “Mi dissero che sarei dovuto andare a Roma a fare tanti provini e superare tante prove, in acqua, a cavallo, con le spade, scene drammatiche, scene d’amore, prove di trucco, di costume… Ma alla fine fui preso per interpretare Sandokan ed è stato un onore per me”.
Oggi Kabir Bedi è impegnato come ambasciatore della Ong Care&Share che si occupa di togliere i bambini indiani dalla strada per permettere loro di studiare: “Care&share ha costruito una bella scuola, confortevole, per portarli in un posto sicuro, in cui possono imparare molte cose stando in una bella atmosfera creata anche da persone italiane e insegnanti molto preparati e professionali”.
Kabir Bedi prende molto a cuore il suo impegno per il sociale: “Questa causa per me è molto importante, è doveroso contrastare la povertà nel mondo attraverso l’istruzione e la cultura”.
Gianni Nencini, Ilgiornale.it