Il viaggio di Alberto Angela è arrivato a conclusione, alle 21.25 su Rai1, andrà in onda la quarta e ultima puntata di “Meraviglie”. Un racconto dei siti italiani che l’Unesco ha inserito nella lista del patrimonio dell’umanità. Sono 53, nessun altro paese al mondo ha altrettanti tesori. Il nostro non è soltanto il patrimonio più ricco, ma è anche distribuito in tutte le regioni e abbraccia tutti i periodi storici. Il percorso attraverso i tesori del nostro paese parte da una gemma incastonata tra le colline delle Marche, Urbino, una città ricca di storia, arte e cultura, una meraviglia del Rinascimento italiano. Si visiterà il maestoso Palazzo Ducale, fatto costruire da Federico da Montefeltro con i suoi tesori nascosti e si andrà poi in quella che fu la casa dove è nato uno dei più famosi artisti di tutti i tempi: Raffaello Sanzio, uno dei maestri del Rinascimento che, proprio a Urbino, iniziò la sua straordinaria carriera. Seconda tappa della puntata è la vetta più alta d’Italia: il Monte Bianco, una sorta di cattedrale di pietra con tante cime che superano i 4000 metri. È lì che è nato l’alpinismo, di cui si rivivranno i tempi eroici rievocando il duca degli Abruzzi, uno dei pionieri di questa attività. Tra nevi perenni e funivie all’avanguardia, si ricorderanno vecchie leggende e innovazioni tecnologiche, lasciandosi affascinare dal lavoro che la natura ha compiuto in millenni e millenni di storia. Alberto Angela si sposta poi nella regina del Salento, a Lecce, il palcoscenico dove brilla l’incanto del Barocco. Accompagnati dai ricordi di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, si scopriranno le chiese più belle della città, la magnifica cattedrale, le piazzette nascoste del centro storico e l’ex monastero degli Olivetani, sede dell’Università del Salento. Poi a Melpignano si verrà trascinati dal ritmo assordante della taranta. Il programma, condotto da Alberto Angela, ha la regia di Gabriele Cipollitti e la fotografia di Enzo Calò. Gli autori sono Aldo Piro, Filippo Arriva, Fabio Buttarelli, Ilaria Degano, Vito Lamberti, Paolo Logli, Emilio Quinto.