Alda D’Eusanio: “All’Isola non potevo parlare, non capisco chi difende Fabrizio Corona”

Alda D’Eusanio: “All’Isola non potevo parlare, non capisco chi difende Fabrizio Corona”

(di Tiziano Rapanà) La settimana scorsa, Canale 5 ha chiuso il sipario sull’Isola dei famosi per lasciare spazio al Grande Fratello. Non è stata un’edizione memorabile, ma un discreto balocco audiovisivo che ho preferito alla terrificante serie tv dell’ammiraglia Rai, Il nome della rosa. Resta comunque poco dell’edizione appena passata: il caso Corona-Fogli, le preghiere di Paolo Brosio, la vittoria di Marco Maddaloni e la presenza di Alda D’Eusanio, come opinionista del programma. Una presenza più muta che parlante e non per colpa sua. All’Aldissima della tv italiana è stato concesso pochissimo, così come alla sua collega opinionista Alba Parietti. Entrambe hanno espresso disappunto per il ruolo forzatamente defilato. A parer mio, giustamente: avrebbero meritato più spazio. Tuttavia la D’Eusanio non ha motivi per lamentarsi. È stata una delle protagoniste dello show di Chiambretti, in onda su Rete 4, Cr4 – la Repubblica delle donne  ed è la conduttrice della divertente trasmissione di Tv8, Vite da copertina (dal lunedì al venerdì alle ore 17,45). Vive un bel periodo in tv.

Traccia un bilancio della tua esperienza come opinionista dell’Isola.

“Non è stata un’esperienza soddisfacente. Noi opinionisti potevamo parlare pochissimo. A volte, mi sono chiesta che cosa ci facessi là dentro.”

Ti sei sentita, all’interno delle dinamiche del reality, una presenza-soprammobile?

“Sì.”

Con Chiambretti, invece, com’è andata?

“Chiambretti è un mito. La sua è una televisione divertente ed intelligente. Lui mi ha permesso di esprimere il mio pensiero, sulle varie situazioni. Chiambretti mi ha ridato la voglia di tornare a fare la televisione. In passato avevo avuto un brutto incidente e avevo deciso di fermarmi.”

Conduci, su Tv8, la trasmissione Vita da copertina. Vorrei una tua riflessione sulla rete.

“Tv8 è un’isola felice. Io vengo da una lunga esperienza in Rai, che è un azienda politicizzata dove il merito conta poco. Grazie a Tv8, per la prima volta, mi sento valutata per le mie capacità. È una rete dove si lavora molto bene, tengono molto alla cura del programma.”

Tornando all’Isola, Marco Maddaloni ha meritato di vincere il programma?

“A me piacevano entrambi i finalisti. Lui e Marina La Rosa. Lei ha tenuto botta per tre mesi: non ha mai ceduto, nemmeno nei momenti più duri. Ho apprezzato il suo equilibrio. Maddaloni, comunque, ha meritato di vincere perché la sua vita è esemplare. Vive in una zona difficile di Napoli (Scampia), dove gestisce una palestra che gli permette di aiutare i ragazzi difficili. Eppoi si è sempre comportato in maniera corretta.”

Chi è stato il peggior concorrente dell’Isola?

“Soleil Sorge. È una donna presuntuosa. Una volta disse ad una ragazza: ‘Tu appartieni ad un ceto sociale basso, sei una morta di fame…’.”

Del caso Corona-Fogli, vuoi aggiungere qualcosa?

“No. Già dissi in trasmissione, che si trattava  di una pagina vergognosa della tv. Nel frattempo, Fabrizio Corona continua ad essere difeso e mi chiedo perché.”

Come valuti la performance di Paolo Brosio, all’interno del reality? Non ho apprezzato l’ostentazione della sua fede cattolica.

“Nemmeno io. Così come non mi piace Suor Cristina a Ballando con le stelle, dove ha detto che porta la parola di Dio. La fede è una cosa seria, che non può diventare strumento di spettacolo.”

Come lo vedi il ruolo dell’opinionista, nella tv odierna?

“È un ruolo molto  presente in tv. I programmi sono tenuti in piedi dagli opinionisti. Purtroppo la tv fa un abuso del ruolo dell’opinionista: ce ne sono troppi.”

E dei conduttori, cosa mi dici?

“Barbara D’Urso è molto brava, Maria De Filippi è una macchina da guerra. Chiambretti è eccelso, stimo Floris.”

Secondo te, quali sono i punti di forza e di debolezza della tv?

“La tv ha solo punti di debolezza. I programmi si somigliano tutti, la realizzazione è pressappochista. Non c’è un momento dedicato alla riflessione, allo sviluppo del pensiero. Oggi il pubblico sta abbandonando la televisione generalista per Netflix.”

Netflix ti convince?

“Molto. Apprezzo le serie tv che produce: sono fiction di grandi qualità, sostenute da un cast di alto livello. Con Netflix, la televisione è diventata cinema.”

tizianodecoder2@gmail.com

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