Secondo l’«Hollywood Reporter» pare certo il coinvolgimento dell’ex Edward Cullen nel nuovo film del regista inglese, che uscirà al cinema il 17 luglio 2020
Del nuovo film di Christopher Nolan non si sa quasi nulla. Né il titolo, né la trama, né tantomeno il cast al completo. Sappiamo che uscirà con molta probabilità il 17 luglio 2020, che sarà a metà strada fra Intrigo Internazionale di Hitchcock e Inception dello stesso Nolan, ma niente di più. A dirci qualcosa sulle maestranze coinvolte nel nuovo progetto del regista, che due anni fa convinse ancora una volta la critica con il suo Dunkirk, sono i rumors dei media, che ufficializzano alcuni nomi e mettono sul piatto altrettanti.
Fra i protagonisti pare certo che ci sarà John David Washington, già stella di BlacKkKlansman di Spike Lee, Elizabeth Debicki come volto femminile e, probabilmente, Robert Pattinson.
A parlare per primo di un possibile coinvolgimento dell’ex-vampiro più famoso di Hollywood è il sito Collider confermato poco dopo da Hollywood Reporter, che sembra non lasciare spazio al beneficio del dubbio. Di certo sarebbe un bel colpo per Pattinson, attore sex-symbol che, dopo il successo planetario della saga di Twilight, ha cercato ruoli sempre più peculiari e collaborazioni sempre più prestigiose. Nel 2012 era il miliardario Eric Packer in Cosmopolis di Cronenberg, regista che lo dirigerà ancora due anni dopo in Maps to the Stars, presentato anch’esso al Festival di Cannes. Nel 2015 è il protagonista di Life di Anton Corbjin e, più recentemente, di High Life della francese Claire Danis, ancora inedito in Italia. Film di spessore, certo, ma che non hanno garantito a Pattinson la stessa notorietà dei tempi di Edward Cullen.
A un certo punto, per un attore che ottiene la visibilità molto giovane soprattutto per la crescente attenzione del pubblico femminile, non restano che due strade: continuare sul filone pop o gettarsi sul cinema d’autore. Pattinson ha scelto quest’ultima strada, così come il primo Zac Efron che, dopo High School Musical, aveva provato a collaborare con registi del calibro di Ramin Bahrani e Lee Daniels salvo poi tornare sui suoi passi e dedicarsi a blockbuster demenziali come Nonno scatenato e Baywatch. Pattinson, invece, sempre insistere sul primo tassello e chissà che Christopher Nolan non possa assicurargli entrambe le cose: ripartecipare a un film d’autore e allo stesso tempo (ri)godere della popolarità esplosa nel 2008, quando passò da perfetto sconosciuto a idolo delle giovanissime.
Mario Manca, Vanity Fair