Salvini e la dialettica “da bar”, Di Maio e la bolla dei social, il premier Conte, Renzi e la sinistra, ma anche la vecchia politica e noi italiani, che vogliamo il cambiamento ma siamo poco disposti a fare il minimo per attuarlo, come pagare le tasse. E’ Bentornato presidente, la commedia satirica di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, in sala dal 28 marzo in 500 copie con Vision Distribution. E’ il sequel di Benvenuto presidente! (2013), 8,5 milioni al botteghino, dove Claudio Bisio, nei panni di un uomo qualunque ma onesto (si chiama anche Giuseppe Garibaldi), arrivava, per caso, a diventare Presidente della Repubblica. Qui, dopo anni di buen retiro, accetta, per riconquistare la compagna Janis (Sarah Felberbaum), di fare da premier ‘di facciata’ per il governo di Teodoro Guerriero (Pietro Calabresi/simil-Salvini) e Danilo Stella (Guglielmo Poggi/simil-Di Maio). “E’ un film per coloro che si sono un po’ stufati dell’odio reciproco – dice Bisio -. Non è un film buonista, ma un inno anticattivista”.
ANSA