Il libro più letto del mondo ha una nuova versione nata in California che parla lo stesso linguaggio dei social ed è dedicata alla spiritualità dei più giovani
Destino, fatalità, caso. Bryan Chung e Bryan Chung condividono lo stesso nome, la fede e la voglia di raccontarla a ragazzi giovani come loro. I due si sono incontrati alla University of Southern California e hanno fondato Alabaster Co. prendendo spunto da un racconto tratto dal Vangelo secondo Marco che narra di una donna che rompe un barattolo di alabastro per profumare il capo di Gesù. In questa occasione Gesù userà la parola bello, uno dei temi più importanti per Alabaster Co.
Come è nata
Uno dei due ragazzi, ha raccontato di essere cresciuto in una famiglia buddista, aver frequentato la scuola media cattolica, aver passato diversi anni da agnostico ed essere diventato cristiano al college.
Una volta ricevuta la prima Bibbia, si è sentito intimidito dal testo e si è chiesto se non potesse essere riprogettato. Grazie al background creativo dei due, è nata l’idea di dare un nuovo design al libro sacro e il progetto ha ottenuto i fondi per partire grazie a Kickstarter dove ha raccolto oltre 60mila dollari. Tra i sostenitori principali, alcune chiese che hanno apprezzato la volontà dei ragazzi di raccontare i testi sacri ai più giovani con lo stesso linguaggio di Instagram. I fondatori dicono di essere in missione per dimostrare che «la bellezza è importante per capire chi è Dio».
I libri
Il progetto ambizioso prevede la pubblicazione di tutti i 66 libri della Bibbia. Attualmente ne sono usciti 7, tutti caratterizzati da un design minimal che ricorda quello delle riviste patinate. Le immagini vengono utilizzate con molta attenzione, nella convinzione che possano essere un importante strumento di comprensione e approfondimento. Sull’eshop del sito, si trovano anche quadri e quaderni progettati dai due designer con lo stesso stile della riedizione dei testi sacri.
Su Instagram
Portare il linguaggio di un social sulla carta stampata può sembrare una contraddizione, ma i due Bryan Chung sembrano sapere cosa stanno facendo. Anche su Instagram. Visitando il profilo ufficiale infatti, si ha una chiara idea del progetto editoriale e della ricerca grafica dei suoi sviluppatori. La ricerca spirituale è infatti raccontata dalle immagini più che dalle parole in un susseguirsi di suggestioni, spunti e idee.
Gaia Masiero, Vanity Fair