Marco Carta: foto, dedica al padre che non lo ha riconosciuto: “Non ti ricordo ma…”

Marco Carta: foto, dedica al padre che non lo ha riconosciuto: “Non ti ricordo ma…”

Una dedica speciale dal sapore di un appello per Marco Carta nel giorno della festa del papà per quell’uomo che non lo ha mai voluto riconoscere e che adesso vorrebbe incontrare

Tra le foto e gli auguri speciali che ieri hanno travolto i profili social dei comuni mortali e dei vip, nostrani e non, sono arrivati anche quelli di Marco Carta. Il cantante sardo ha pensato bene di usare la festa del papà non solo per fare una dedica speciale a colui che gli ha regalato la vita ma anche una sorta di appello disperato allo stesso uomo che poi lo ha abbandonato e che non ha avuto la voglia e il coraggio di riconoscerlo. A lui Marco Carta dedica il suo messaggio nella festa del papà, proprio in questo momento speciale della sua vita in cui finalmente si è tolto un peso dal petto facendo coming out e che adesso spera, forse, di ritrovare proprio quell’uomo che in una rara foto in suo possesso, lo stringe al petto. Pubblicando la foto che potete vedere subito sotto, Marco Carta fa gli auguri al padre sperando che, ovunque lui sia, gli arrivi il suo messaggio.

L’APPELLO DI MARCO CARTA
In particolare, il cantante ha scritto: “Non ti ricordo e non so immaginare di ritrovarti fermo sulle scale. Vorrei sapere dove ti trovi, ma ovunque tu sia spero di arrivi il mio pensiero. Auguri”. E’ inutile dire che i fan e tutti gli amici vip di Marco Carta si sono subito riversati sui social per consolarlo tra cuoricini e messaggi d’affetto ma i più particolari arrivano dai fan sicuri che un giorno, quella stessa foto, mostrerà un padre attento e presente, quello che sarà lui per i suoi figli. Per Marco Carta è davvero arrivato il momento di dimenticare il passato e andare avanti con la sua vita oppure ci sarà la possibilità, magari in tv, di incontrare e trovare il padre? L’appello di Marco Carta potrebbe essere raccolto da Barbara d’Urso ormai “amica” del cantante sardo.

Hedda Hopper, Il Sussidiario

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