Al via le riprese del nuovo film di Nanni Moretti dal romanzo “Tre piani”

Al via le riprese del nuovo film di Nanni Moretti dal romanzo “Tre piani”

Per il suo quindicesimo lungometraggio Nanni Moretti, 65 anni, fa qualcosa di inedito. Il suo nuovo film, le cui riprese iniziano domani a Roma, è l’adattamento del romanzo Tre piani dell’autore israeliano Nevo Eshkol. Per la prima volta non si tratta di un soggetto originale ma di una sceneggiatura, che Moretti firma con Federica Pontremoli e Valia Santella, che prende le mosse dal libro pubblicato in Italia da Neri Pozza, spostando l’azione da Tel Aviv all’Italia.

Il romanzo prende il titolo dai tre piani di un condominio e dalle tre storie che Eshkol racconta in altrettanti capitoli, storie dolorose e fortemente simboliche le cui vicende hanno echi anche in quelle degli altri condomini. Al primo piano vive una giovane coppia con due bambine, qualche volta ne affidano la più grande agli anziani dirimpettai, ma un giorno l’uomo, che ha già dato segni di Alzheimer, scompare con la piccola per alcune ore finché vengono trovati soli in un frutteto. Il padre, dalla cui prospettiva è raccontata la storia, non si dà pace perché non riesce a capire cosa è veramente accaduto tra l’anziano e la figlia e l’ombra dell’abuso si fa largo nei suoi sospetti mettendo in crisi anche il rapporto con la moglie. Al secondo piano vive una donna il cui marito è sempre in viaggio, si sente trascurata e prova un profondo senso di colpa perché non si sente appagata dalla sua scelta di stare a casa ad occuparsi dei due figli, quando improvvisamente si presenta alla sua porta il cognato, con cui il marito ha rotto da anni, chiedendole di ospitarlo perché ricercato da polizia e creditori non potrà fare a meno di accoglierlo. Nell’ultimo piano infine vive una giudice in pensione, rimasta vedova, si ritrova costretta a riallacciare i rapporti con il suo unico figlio di cui non ha più notizie da quando il defunto marito ci aveva litigato violentemente. Storie borghesi in una tranquilla palazzina della periferia di Tel Aviv dove i fatti personali si intrecciano a quelli sociali, persino politici. Bisognerà vedere come Moretti e le sue sceneggiatrici avranno lavorato non tanto per adattarle alla realtà italiana quanto per trovare il punto di vista narrativo, che nel romanzo è estremamente soggettivo, raccontato in prima persona dai tre condomini, in un continuo rimando tra realtà e suggestione psicologica. D’altronde i tre piani sono secondo Eshkol anche i tre piani dell’inconscio: Io, Es e SuperIo.

Nel cast ci sono Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Nanni Moretti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi. Prodotto da Sacher Film e Fandango, con Rai Cinema e Le Pacte, il film uscirà nel 2020 e sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da The Match Factory.

Per il suo ultimo lavoro, il documentario Santiago, Italia, Moretti ha ricevuto questa settimana il Nastro d’argento dell’anno. Ritirandolo ha detto: “Quando ho cominciato a lavorare al documentario c’era un’Italia un po’ meno rancorosa e incattivita. Sono contento che questo piccolo film sull’accoglienza sia uscito in un periodo in cui un gran pezzo della società italiana è andato nella direzione opposta alla solidarietà. Questa bella storia di cui andare fieri ha purtroppo acquistato ancora più attualità “.

Repubblica.it

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