Benjamin Mascolo del duo Benji e Fede scrive un lungo post sui social in cui tira le somme della sua vita artistica e umana. Le fan rispondono preoccupate
Benji e Fede attualmente sono in tour nei club di tutta Italia fino al 9 marzo.
Poi come annunciato si ritireranno per un po’. Già da qualche giorno Benji (vero nome Benjamin Mascolo) ha tracciato quella che sarà la direttiva della sua nuova vita con un lungo post sui social. Prima si è rasato e si è tinto di biondo, poi ha iniziato a lanciare qualche indizio, fino al lungo racconto di se stesso che ha spiazzato non poco i fan. Questi ultimi infatti si sono ritrovati nelle parole intense del cantautore, ma hanno anche chiesto se questo lasciasse presupporre una nuova direzione artistica. In realtà Benji è anche un pittore oltre che musicista e compositore e non è escluso che, una volta terminati gli impegni live, possa dedicarsi ad altre forme d’arte. Viaggiatore incallito, lettore di libri, Benji ha sempre spiazzato non solo con il suo look ma anche con le parole.
Così inizia il lungo messaggio: “Pensandoci bene credo che il più grande viaggio nella vita di un essere umano sia quello alla ricerca di se stessi, e quindi ogni singola scelta che facciamo quotidianamente sia come un piccolo passo avanti o indietro, per avvicinarsi o allontanarsi dal proprio nucleo interiore. L’unico modo per guarire dal mio mal di vivere sta diventando allineare quanto più precisamente e umanamente possibile i miei pensieri e le mie azioni verso una direzione unica: la ricerca della più onesta a cruda verità interiore, che appartiene a ognuno di noi singolarmente fin dalla nascita, ma spesso trascuriamo al punto di dimenticarci chi siamo. E così ci svegliamo un giorno e ci rendiamo conto di avere un lavoro che odiamo, una moglie che non amiamo, amici che non ci capiscono e figli che non ci sopportano”.
E ancora: “Intendiamoci bene: non penso ci sia una grande cospirazioni in stile illuminati con l’obiettivo finale di controllarci come burattini e fotterci tutti. Semplicemente ci mettiamo a novanta e ci fottiamo da soli, decidendo di farci corrompere da cose poco importanti come soldi, gloria, e altri concimi per il proprio ego personale”.
Infine la nuova direzione: “Non voglio andare dove tira il vento baby, e se il prezzo da pagare sarà una vita più umile ma vera, essere chiamato e considerato un pazzo diventerà simbolo del mio successo e lo accetterò con il sorriso”.
Andrea Conti, il Giornale