Eva Henger contro Alessia Marcuzzi: “Deve smettere di farmi passare come la matrigna cattiva”

Eva Henger contro Alessia Marcuzzi: “Deve smettere di farmi passare come la matrigna cattiva”

Il cannagate è più che mai attuale: ad un anno dai fatti, ad Eva Henger è stata notificata una querela per diffamazione da parte di Francesco Monte. Dopo che l’ex tronista di Uomini e Donne ha spiegato i suoi motivi, adesso è l’attrice a tornate a parlare dello scandalo attraverso le pagine del settimanale Nuovo. Eva si è scagliata anche contro Alessia Marcuzzi, che a suo dire la fa apparire come “matrigna cattiva agli occhi del pubblico, quando Monte, invece, non ha bisogno di essere difeso da nessuno”.

“Diffido la Marcuzzi nel continuare a dire che al mio posto, da madre, non si sarebbe comportata come me nei confronti di Monte”, ha detto la Henger che poi ha aggiunto “Alessia la deve smettere di farmi passare come la matrigna cattiva perché Francesco non è un bambino e non devono esistere questi messaggi subliminali per denigrarmi e offendermi come donna e come madre”. E’ un’accusa diretta quella che Eva fa nei confronti della conduttrice de L’Isola dei Famosi.

Ma non è tutto perché Eva continua dicendo:”Il contratto diceva che ero obbligata a fare presente qualsiasi irregolarità che avveniva nella trasmissione. E a distanza di un anno la Marcuzzi in conferenza stampa ha ripetuto che lei da mamma non l’avrebbe fatto”. Insomma, la Henger proprio non manda giù che le sue ragioni non siano state comprese e non permette a nessuno che venga messo in dubbio il suo ruolo di mamma”Vale a dire che, da madre, non avrebbe rispettato il contratto? Avrei dovuto firmarlo, ma non rispettarlo?”, dice ironicamente l’attrice.

Poi, Eva rivolge un pensiero a Francesco Monte e alla querela che ha ricevuto: “Ho sempre detto che non l’avrei denunciato. Mi riservavo di bacchettarlo per fargli capire la gravità di ciò che aveva commesso, mettendo in pericolo tutti noi”. E infatti, la donna conclude la sua intervista a Nuovo dichiarando: “Però non volevo che finisse in tribunale. Tutti e due avevamo firmato un contratto con precise regole e bisognava rispettarle”. Adesso tocca vedere da che parte penderà la bilancia in tribunale.

Francesca Ajello, Ilgiornale.it

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