Il Festival viene un po’ tirato per la giacchetta da una parte e dall’altra sia in termini benevoli, a volte anche meno, e allora ci vuole un dirottatore nel senso che, il Direttore già è uno che dà la direzione, il dirottatore tenta di fare uno slalom tra tutte queste direzioni che vengono indicate da altri”. Lo ha detto Claudio Baglioni, ospite ieri sera, in collegamento da Sanremo, di Fabio Fazio a ‘Che Tempo Che Fa’. “La nostra speranza è quella di continuare nel solco dell’anno passato per dare importanza e centralità alle canzoni italiane. Che è nello statuto del Festival”, ha aggiunto Baglioni.
Sanremo è “un festival nazional popolare o popolar nazionale in questo caso. Speriamo che sia popolare e che dia veramente una fotografia di oggi. Un cast che concorre molto coraggioso, ci sono canzoni interessantissime che a parere mio e della giuria danno un’idea della nostra musica di oggi. Il resto lo faremo invece con gli ospiti con Virginia e con Claudio”. Sull’autodefinizione di dirottatore artistico, Baglioni ha aggiunto: “Io vorrei dirottarlo perché già l’anno scorso c’è stata qualche rivoluzione nel senso che è stato riportato il nostro onesto mestiere di canzonettari al centro, abbiamo parlato di musica e di immaginazione, quest’anno vorrei provare a dirottarlo verso l’armonia verso un’idea di collegamento, anche dove gli estremi sembrano così lontani però cercare poi una soluzione unica che come diciamo noi artisti che ancora facciamo dei sogni, che sia molto vicina alla bellezza”.
Sulla vigilia del debutto, Baglioni ha scherzato: “Siamo qui sepolti da due settimane nel teatro Ariston, siamo tutti vivi, e siamo qui“. “Fuori c’è molta attesa”, ha sottolineato Fazio. E Baglioni ha scherzato: “Già ci aspettano fuori per menarci?”. A quel punto Fazio ha fatto una battuta su di sé: “Quello anche ma guarda non solo a Sanremo. Sto pensando di emigrare”. “No non te ne andare anche tu, un altro cervello in fuga no!”, ha reagito Baglioni.
Senti l’anno scorso è andata tanto bene eh? “Sì in maniera sorprendente, non ce lo aspettavamo”, ha risposto Baglioni. Fazio ha dunque confessato di aver suggerito a Baglioni di mandare in replica il festival 2018: “Qualche replica ci sarà sicuro – ha detto Baglioni – se non altro in termini di leggerezza di divertimento, di sensazione anche che il nostro mestiere va dall’essere un po’ cialtroni insomma, ma anche ogni tanto prendersi sul serio. Mi avevi dato un buon consiglio però voglio dirti una cosa errare è umano, perseverare è artistico”. Poi i due hanno scherzato sui due Claudio in scena quest’anno, Claudio Baglioni e Claudio Bisio. “Mal comune Mezzo Claudio”, ha detto ridendo Baglioni.
Il direttore artistico di Sanremo ha poi sottolineato che “mai il palco dell’Ariston è stato così grande. Abbiamo preso ogni cm quadrato senza rinunciare a nessun posto della platea, credo ci sia anche qualche posto in più. Abbiamo scavato addirittura, qui ci vorrebbe un archeologo, non ci sono stati ritrovamenti di cantanti neanche strumenti. Abbiamo sistemato un golfo mistico alle nostre spalle dove l’orchestra ha uno spazio molto più agevole e potranno illustrare con la loro bravura e competenza, canzoni in concorso, omaggi vari e tutto quello che c’è di spettacolare del Festival. Quindi un palco veramente sorprendente”. “Fiorello Torna?”, ha chiesto Fazio. “Fiorello è talmente imprevedibile. Per quanto sappia io no. Se arriva viene a mia insaputa”.
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