Al cinema si vede e ascolta senza annoiare, ha più impatto e, soprattutto, invoglia maggiormente all’acquisto. In un momento in cui la vera sfida per la pubblicità è raggiungere lo spazio mentale del proprio target, con l’attenzione che dura pochi secondi poi si ‘skippa’ o cambia canale, il cinema potrebbe diventare uno dei media pubblicitari più interessanti del futuro. Lo rileva un’indagine commissionata da FCP-Associnema (FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità) all’agenzia Kantar Millward Brown, che ha preso in considerazione diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, per un totale di 347 campagne.
L’interesse dell’analisi, precisa Fcp-Associnema, ha unito per la prima volta DCA-Digital Cinema Advertising, Moviemedia, Rai Pubblicità, le tre concessionarie che rappresentano la pressoché totalità del mercato pubblicitario cinematografico italiano (438 complessi, 2.400 Sale, 84,0% degli spettatori complessivi).
ANSA