Elena Sofia Ricci confessa: “Ho nascosto a mia madre che stava per morire”

Elena Sofia Ricci confessa: “Ho nascosto a mia madre che stava per morire”

Elena Sofia Ricci ospite di Mara Venier a Domenica In, racconta gli ultimi episodi accaduti nella sua vita che l’hanno segnata profondamente e l’hanno spinta a fare anche confessioni importanti di momenti della sua esistenza molto sofferti. Elena Sofia Ricci parla della morte della mamma e ammette di non averle voluto rilevare le sue reali condizioni di salute.

L’attrice confessa di averle voluto risparmiare questo dolore per permetterle di vivere quelli che sono stati gli ultimi 2 mesi della sua vita con serenità. A tal riguardo torna sull’intervista in cui ha confessato gli abusi subiti, dichiarando di averne parlato molto con le figlie e suo marito, ma di aver sempre voluto tener celata questa cosa alla mamma per non darle un grande dolore, visto che questa persona era una persona di cui la donna stessa si fidava.

«Una persona mi doveva riaccompagnare da un viaggio e durante questo ha abusato di me. Non voglio dire altro, perché mi fa male. Avevo 12 anni ero una bambina, ma non lo ero perché ero in piena povertà, mi è scattato un senso di colpa molto forte, la vergogna, tutti sentimenti che non dovrebbe avere una bambina che dovrebbe avere la forza di parlare. Io avevo imparato ad essere una bambina che non dava dispiaceri, quindi ho taciuto per il bene di mia mamma. Per lungo tempo ho fatto in modo di non frequentare più la famiglia, poi quel signore era grande ed è stato morto. Mi ero promessa però che alla prima volta dopo la morte di mia madre lo avrei detto, perché sto dalla parte delle bambine». Oggi Elena Sofia vuole lanciare proprio questo messaggio: quello di parlare, di non tenere nascoste cose gravi come violenze e abusi alle donne e alle bambine che stanno magari vivendo una situazione simile.

Ammette di non averlo fatto per amore della madre e lancia un appello: «Il rito abbreviato per gli abusi, dalla violenza all’omicidio, non può esistere, va abolito e lanciro un appello “Uomini scendete voi in piazza per noi”».

Alessia Strinati, Ilmessaggero.it

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