-Fabrizio De André, dentro e oltre il suo sguardo. Lo raccontano, a 20 anni dalla morte, l’11 gennaio 1999, le oltre 300 fotografie tra colori e bianco e nero di Guido Harari raccolte nel libro ‘Fabrizio De André. Sguardi randagi’ (Rizzoli) con la prefazione di Cristiano De André e la postfazione di Dori Ghezzi. “Che effetto fa a me rivedere le foto del passato? E’ come ripercorrere le emozioni che ci hanno accompagnato lungo la nostra vita, soprattutto se a fissarle è la sensibilità di Guido Harari, maestro di quell’arte speciale che cattura il miracolo della natura di quel sorriso unico, quello sguardo unico e irripetibile, generato dallo stato d’animo di un momento, risultato dell’alchimia che mescola i vari sentimenti di un preciso istante” dice Dori nella postfazione. Tra gli inediti un ritratto di Fabrizio realizzato sulla scia di una foto del Nobel José Saramago, che lo aveva affascinato.
Scopriamo poi De André che si fa tagliare i capelli da Dori e che abbraccia Fernanda Pivano nel 1997.
ANSA