“Del professore Toti porto in scena la condizione dell’anziano come la intendiamo oggi, non la vecchiaia. Un uomo certo avanti negli anni, ma non spento, tanto egocentrico quanto anticonformista e autentico paladino dei valori”. Così Leo Gullotta parla del suo prossimo debutto in “Pensaci, Giacomino!”. La nuova produzione è realizzata dal Teatro Stabile di Catania e dalla Compagnia Enfi Teatro debutta al Verga il 30 ottobre. Nella lettura drammaturgica e nella regia di Fabio Grossi l’azione si concentra in un atto unico di un’ora e mezza. Grossi pospone l’azione negli anni ’50: “In piena ricostruzione – spiega – agli inizi del boom industriale che porterà il Paese a godere ‘di unicorni dorati’ dal profumo della libertà ritrovata”. Con un faro accuso sul “becero commento, della calunnia sociale, del perbenismo fasullo dei baciapile”. Per il regista “la commedia pirandelliana è un’audace denuncia: il premio Nobel ha creato una vera e propria macchina da guerra, ancor oggi efficace per modi e valori”.
ANSA