Da Remi a Mia, family movie francesi

Da Remi a Mia, family movie francesi

Due film per grande pubblico usciranno anche in Italia

Dalla Famiglia Belier a Famiglia all’improvviso, passando per Belle e Sebastien, i family movie francesi, oltre a riempire le sale d’oltralpe, diventano spesso campioni d’incasso anche negli altri Paesi, Italia compresa. Alla Festa del Cinema di Roma, ne debuttano nella stessa giornata due che puntano a primeggiare al botteghino anche da noi. In anteprima mondiale c’è Mia e il leone bianco di Gilles De Maistre con Melanie Laurent (in Italia dal 17 gennaio con Eagle Pictures), straordinaria storia dell’amicizia in Sudafrica tra una bambina (daniah de Villiers) e Charlie, un cucciolo di leone, che la protagonista è decisa a salvare, dal finire ‘preda’ delle battute di caccia dei turisti. Alice nella città propone invece Remi di Antoine Blossier (in sala dal 20 dicembre con 01) adattamento live action del classico Senza famiglia di Hector Malot, già base, fra gli altri, di un anime cult. Nel cast l’esordiente Maleaume Paquin nel ruolo del bimbo abbandonato in cerca delle sue origini, e Daniel Auteuil, nella parte di Vitali, l’artista di strada con un passato drammatico, che lo protegge e accompagna verso una nuova vita. ‘Mia e il leone bianco’ è un evento, anche per il modo in cui è stato realizzato, grazie anche alla collaborazione dello zoologo, l’esperto di leoni Kevin Richardson. “Ci ha seguito e aiutato passo passo – dice De Maistre in conferenza stampa – Kevin mi ha detto che sarebbe stato possibile rappresentare l’amicizia tra una bambina e un leone in modo credibile, senza che la bambina corresse rischi, creando un legame tra loro quando il leone era ancora in tenera età. E così abbiamo fatto. Le riprese, in varie sessioni, sono durate tre anni”. La storia è di finzione, “ma il rapporto tra Daniah e il leone è reale”. La cosa paradossale “è che loro sul set erano gli unici liberi, tutto il resto della troupe era protetto dalle gabbie”. Il messaggio della storia è “di difesa del nostro pianeta e della natura, dell’importanza, che ci deve essere, del rispetto reciproco. Volevamo portare a un grande pubblico l’idea che ognuno di noi può diventare parte attiva per cambiare il mondo. Con mia moglie (Prune de Maistre, sceneggiatrice) volevamo uscire dai documentari scientifici, per creare qualcosa che emozionasse soprattutto bambini e genitori”. C’è stato grande rispetto anche nel trattamento dei sei leoni sul set, fra i quali Thor che interpreta Charlie: “non è stato addestrato, l’abbiamo considerato come un attore. Se un giorno non voleva recitare ci fermavamo”. Dopo il film i sei leoni sono rimasti insieme e vivono oggi nella riserva di Richardson, grazie a un fondo creato dalla produzione. Remi invece nasce dalla volontà di Antoine Blossier di girare una storia che parlasse di bambini: “Mia moglie mi ha proposto di adattare ‘Senza famiglia’. Io avevo solo visto l’anime. Lei mi ha consigliato di leggere il libro e poi di pensare al film come se dovesse farlo Steven Spielberg – spiega ai giornalisti – con protagonista un bambino in un mondo ostile, dove attraversa dure prove ma non perde mai la speranza”. Una storia “con temi universali che sentivo anche attuali, in questo periodo di grande crisi, anche se non volevo fare un pamphlet”. Vitali aiuta Remi anche a sviluppare il suo talento per il canto, “e l’arte diventa parte della sua identità, gli permette di affrontare meglio le difficoltà della vita”. Il piccolo protagonista Maleaume Paquin, che non aveva mai letto il libro ne’ visto il cartone animato è rimasto subito conquistato da Remi “leggendo la sceneggiatura. E’ un ruolo bellissimo. Attraversa esperienze diverse e riesce sempre a reagire con coraggio e bontà”.

Francesca Pierleoni, ANSA

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