Asia Argento non è nei guai solo per le dichiarazioni di James Bennett, che la accusa di averla stuprata dopo che lei aveva a sua volta accusato il produttore Harvey Weinstein.
Ora dovrà rispondere non solo sui media, ma anche in tribunale per diffamazione.
Come ricorda oggi il Tempo, tutto parte da un tweet al veleno che la paladina del #MeToo lanciò contro Luca Guadagnino, che aveva diretto il remake di Suspiria del papà Dario Argento. “Guadagnino è un subdolo fi..o di p…a cui piace leccare culi a destra e a manca per f…erseli meglio”, “cinguettava” in inglese Asia,
Ora per quelle frasi è stata rinviata a giudizio dal tribunale di Roma, che ieri ha celebrato la prima udienza. E rinviato i termini dal momento che la Argento e Guadagnino potrebbero trovare un accordo. Se il regista ritirasse la querela, all’attrice verrebbe evitata una difficile difesa in aula. Anche alla luce della sua “battaglia” per restare tra i giudici di X Factor.
Chiara Sarra, Il Giornale