Loredana Berté, scatenata ribelle dopo gli anni bui

Loredana Berté, scatenata ribelle dopo gli anni bui

«Ho perso 12 chili, sono una strafiga». La rinascita (non solo fisica) di Loredana Berté è stata seguita dagli accoliti come neanche la fiction più avvincente. L’happy end, segnata dal recente tormentone estivo Non ti dico no con i Boomdabash, ci restituisce una protagonista in proprio, dopo 13 anni, in uno scatenato album di inediti che esce domani. Liberté è il titolo, preso in prestito dal suo primo fanclub, livornese: ma è anche la filosofia di una donna che si sta riappropriando del profilo ribelle. In copertina un’idea della stessa Loredana: il volto incorniciato dai capelli blu si libera da una camicia di forza. E suonano come una liberazione – dopo anni bui che l’hanno imprigionata – gli 11 brani, aperti e chiusi da un coro di bambini che la invocano, con lei che si insinua dicendo: «Diverso uguale unico: no al bullismo».

Loredana se la prende con dio e con il diavolo, con tutti quelli che non pagano mai il conto e poi finiscono in paradiso. «Sono scatenata – confessa – avevo idee chiare su autori e sperimentazione. Non pensavo di avere tanta energia, ma con il tour estivo mi è tornata la necessità di dire ciò che penso». Con Fossati non ha nemmeno parlato: «Gli ha scritto la mia manager, lui ha risposto mandando la canzone. Qui nessuno telefona più». Vuole partecipare a Sanremo, ha messo da parte un brano.

La Stampa

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