di Cesare Lanza per LaVerità
*Hanno collaborato Donato Moscati e Romina Nizar
Li definisco «gli atipici»* perché, in questa sezione dei maliardi della tivù, si trova di tutto, con provenienze da tutto. Il super campione indiscusso, l’imitatore penalizzato da un improvvido trasferimento, l’imitatrice celebrata e odiata. La comica che tormenta il marito, la nobile gaudente al rientro, la tormentata in analisi, il figlio viziato e ribelle, il trio smosciato, la bellona sempre erotica. E ancora la diva delle storie maledette, la ragazza delle foto hard, la sorella perseguitata, la provocatrice sfiorita che celebra i peti e perfino l’ex premier che non si toglie mai di scena!
MAURIZIO CROZZA (Genova, 5 dicembre 1959). Relegato sulla Nove con il suo Fratelli di Crozza non ottiene più gli ascolti di un tempo, ma le sue imitazioni lasciano il segno, è già pronta quella del ministro Danilo Toninelli. Ai potenti spesso non piace la satira. Così anche Flavio Briatore non ha preso affatto bene l’imitazione che di lui ha fatto Crozza su La7, a Crozza nel Paese delle Meraviglie. Come ha risposto? Con l’insinuazione che il comico avrebbe un’amante, una ballerina del corpo di ballo della trasmissione. La moglie di Crozza: «Tutti proviamo l’esperienza del tradimento. È un autodoping». Una mentalità aperta, insomma, ma guai a mettere gli occhi addosso al marito: «Sono molto gelosa», ha fatto sapere, «Mauri registra la trasmissione a Milano. Io vengo spesso da Genova per stare con lui e perché lo studio è pieno di ballerine. Mi siedo in platea e mi diverto, ma intanto marco il territorio». IN EVOLUZIONE.
GEPPI CUCCIARI (Cagliari, 18 agosto 1973). L’attrice comica è alla guida di Un pugno di libri su Rai 3 ed è stata ospite fissa di Amici su Canale 5 e di Cartabianca (ancora Rai 3). Momenti di alterno talento. Clamorosi i contrasti e le polemiche con il marito Luca Bonaccorsi, che ha accusato Geppi di averlo torturato. MAI LITIGARE CON I COMICI!
SERENA DANDINI (Roma, 22 aprile 1954). Avanzi, Pippo Kennedy Show e L’ottavo Nano hanno segnato la satira in tv. Dopo 6 anni tornerà in Rai nella prossima stagione con Stati generali, programma che celebrerà i 30 anni di La tv delle ragazze. «Non mi sono mai lamentata. Mi dicevano che ero una raccomandata della sinistra, invece non ho mai avuto padrini. Devo anzi ringraziare Silvio Berlusconi. Mi ha rimesso in moto parti del cervello che sarebbero rimaste dormienti senza di lui. Invece di stare seduta comoda sul mio divano rosso a intervistare celebrità, ho fatto altro. Sono rientrata nella vita reale. Ho molto amato fare la mia televisione, ma c’è tanta vita nel mondo di fuori». Un’altra passione segreta: «L’elogio del bere consapevole e premeditato, meglio se con un complice allegro. Anche nel bere, mi confermo moderatamente gaudente. Sono una contessa felicemente decaduta. Miseria e nobiltà. Mio padre s’è mangiato tutto. Mi ha lasciato solo lo stemma e il suo sense of humor. L’eredità più grande. Io non sono sprecona come lui, la lezione mi è servita». GAUDENTE IMPEGNATA.
ANDREA DELOGU (Cesena, 23 maggio 1982). È il volto nuovo della tv di Stato. Oltre che condurre uno speciale con Renzo Arbore, presenta con Gabriele Corsi, Gigi & Ross e Marco Mazzocchi B come sabato, programma sulla falsariga di Quelli che il calcio per commentare il campionato di serie B. Nei primi anni di vita cresce all’interno della comunità di San Patrignano, dove si erano conosciuti i suoi genitori. Andrea, in analisi già da 4 anni, durante un’intervista a Paola Perego ha voluto spiegare le ragioni che l’hanno spinta a convincere il marito a intraprendere lo stesso percorso. «Francesco mi ha lasciata due volte e quando abbiamo ricominciato, memore di tutto il dolore che avevo provato per lui, perché avevo deciso che era lui l’uomo della mia vita, gli ho detto “ok, torniamo insieme ma tu vai in analisi, perché io non voglio vivere con un uomo che un giorno è un malato, un giorno è un assassino, un giorno è l’uomo più l’elice del mondo”, perché questa poi è la vita con un attore». TORMENTATA ALLA RICEECA DELLA FELICITÀ.
FRANCESCO FACCHINETTI (Milano, 2 maggio 1980). Professione? Factotum! Conduttore, dj, cantante, imprenditore e talent scout. Lo abbiamo visto alle prese con la 79a edizione di Miss Italia su La 7. Si considera un «marito faticoso» e un padre che ama viziare i suoi figli. «Se dovesse succedere qualcosa ai miei figli, mi farò giustizia da solo», un post condiviso dal conduttore sui social network. «Crescendo è venuto il momento della ribellione. Da adolescente odiavo quello che mio padre simboleggiava, non potevo sopportarlo. Come rifiuto massimo sono diventato un punkabbestia: frequentavo le manifestazioni degli anarchici, ho preso le mazzate della polizia e nessuno poteva sapere che ero il figlio di Roby Facchinetti. Mi avrebbero ammazzato di botte. Quindi ho fatto finta di non essere suo figlio». Ironia della sorte vuole che Francesco Facchinetti abbia ricevuto dal cantante dei Pooh un unico schiaffo… perché cantava. Quando si dice, uno schiaffo educativo: «Era piccolo ed eravamo in un albergo. Era prima mattina e aveva iniziato a cantare ad alta voce. Lo imploravo di smettere e non lo faceva. Ha continuato anche nei corridoi, poi in ascensore e lì, senza che se lo aspettasse, gli ho dato uno schiaffo. Non era mai accaduto e non ha più parlato per mezz’ora. Mi sono sentito così in colpa che gli ho preso un regalo». ESAGERATO E VIZIATO.
FIORELLO (Catania, 16 maggio 1960). Dopo Edicola Fiore su Sky, gran riserbo e mistero sul suo ritorno in Rai. Lui smentisce tutti e dichiara solo che lo show si farà. L’ultimo su Rai 1 #Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, nel 2011, fece grandissimi ascolti. Al suo primo colloquio televisivo fu scartato da niente meno che Pippo Baudo, che successivamente ammise di aver fatto un grande errore: «Quando si fa un provino lo si fa di 5 minuti. Fiorello lo fece di 50. E io gli dissi: “Sei bravo ma Fantastico lo devo fare io, non tu”. E lo scartai. Proprio io che mi vanto di averne scoperti tanti ho preso una toppata gigantesca». Dopo lo scandalo Weinstein, scoppiato a ottobre 2017, Fiorello ha rivelato di aver subito delle minacce dal famoso produttore durante la sua partecipazione a Il talento di Mr. Ripley. Perché si era rifiutato di interpretare un ruolo ritenuto da lui troppo marginale. Ha svelato di aver fatto uso di cocaina, ma di essere riuscito a disintossicarsi: «Ne sono uscito grazie a lui (indicando una foto in bianco e nero), non potevo tradire mio padre, uno che si batteva contro la droga». SUPERCAMPIONE.
EMANUELA FOLLIERO (Milano, 7 febbraio 1965). Nel luglio scorso ha concluso la sua esperienza di annunciatrice per Rete 4 e conduttrice per 28 anni dei Bellissimi di Retequattro. Resterà a Mediaset, non si sa in quale ruolo. «Sono interista da generazioni. Mio padre lo era. Un giorno, avevo 18 anni, pattinavamo per strada, distribuendo volantini. Una persona mi ha tagliato la strada e, per schivarla, sono andata a finire dentro un negozio, praticamente tra le braccia di un ragazzo. Era Beppe Baresi, in compagnia di Karl-Heinz Rummenigge che allora^ aveva il braccio ingessato». È stata corteggiata da tanti calciatori. Ha scoperto da un tassista che Andriy Shevchenko, attaccante del Milan nel Duemila, era innamorato di lei: «II tassista – che è stato il suo autista – mi ha detto che era innamorato pazzo di me e che avrebbe voluto incontrarmi. Peccato averlo saputo solo dopo tutti questi anni». Per uno striptease in strada, boom di visualizzazioni. Emanuela ha postato su Instagram un video super hot ed è subito boom di like. Nel filmato appare di spalle coperta da una camicia turchese. Poi all’improvviso si gira e mostra un décolleté da urlo. EROTICA CONSAPEVOLE.
GIALAPPA’S BAND, Il trio comico formato da Marco Santin (Milano, 11 febbraio 1962), Carlo Taranto (Milano, 16 dicembre 1961) e Giorgio Gherarducci (Milano, 1° novembre 1963). Tornano in Mediaset dopo una breve parentesi in Rai. Commentatori irriverenti di reality e voci delle Iene, la dirigenza non gli ha ancora affidato un programma come ai tempi di Mai dire gol. La gialappa è una pianta sudamericana da cui si estrae un forte lassativo, ed è da questa che la band ha preso il proprio nome. La Gialappa’s Band ammette la sconfitta: «Realtà e politica fanno più ridere della satira. Il problema principale del comico contemporaneo è che ventanni di berlusconismo hanno mostrato che la politica e la realtà, spesso, fanno più ridere della loro messa in scena satirica». È stato chiesto a Gherarducci se i media si stanno «gialappizzando». Risposta: «I siti dei giornali online, nella terza colonna, sono pieni di cazzate. Capisco il business, però qualche domanda qualcuno se la dovrebbe fare». NON SI RIDE PIÙ.
FRANCA LEOSINI (Napoli, 16 marzo 1949). All’anagrafe Franca Lando, Leosini è il cognome da sposata. La giornalista è la star del web grazie al suo Storie maledette. Accurata, puntigliosa ed esigente, realizza un paio di puntate a stagione ottenendo buoni ascolti per Rai 3. A Sanremo 2018, Franca Leosini, che «il cervello non lo prostituisce», accetta l’invito di Claudio Baglioni per una più unica che rara canzone-intervista. Adolescenza «felicissima e viziata», laurea in lettere moderne, esordi della carriera (giornalistica) con Leonardo Sciascia, una direzione di Cosmopolitan abbandonata per conflitti con l’editore, e soprattutto perché «il cervello non lo prostituisco, se devo prostituirmi faccio qualcosa di più divertente». Ammette di essere nata in una culla privilegiata. Famiglia alto borghese, mio padre lavorava nella finanza che conta. Quando ho scelto di chiamarmi Leosini l’ho fatto perché io conduco una vita “da metalmeccanica”, lavoro dal mattino presto alla sera tardi». BENEDETTA PER LE STORIE MALEDETTE.
DILETTA LEOTTA (Acireale, 16 agosto 1991). Arriva a Sky nel 2012. La consacrazione, soprattutto social grazie a delle foto audaci, arriva quando le viene affidata la conduzione di Sky Serie B. Nel luglio scorso ha lasciato le reti di Rupert Murdoch per sbarcare su Dazn, dove commenta il post partita. Con Francesco Facchinetti, spaesata alla conduzione di Miss Italia su La 7. Diletta e il dirigente Sky Matteo Mammì sono una coppia ormai da tempo. A proposito delle sue foto hard rubate, ha detto: «Ho resistito tre giorni, poi ho pianto…». Le foto hanno fatto il giro del web in pochi secondi. E Diletta racconta come è venuta a sapere della bufera che la stava travolgendo: «Ero a casa, da sola e da cosa ho capito che la situazione era grave? Dal mio telefonino. Non la smetteva di squillare: chiamate, messaggi, Whatsapp, videochiamate… Non ho pianto. Ho tirato fuori una forza che non credevo di avere. Ma dopo tre giorni sì, ho ceduto…». E ancora: «Ci tengo a specificare che solo cinque o sei foto mi appartenevano. Le altre, i video, gli audio che ho visto girare: tutti finti. Anche se molti continuano a non crederci… Le foto forse le avevo inviate a qualcuno, forse un paio. Non le vedevo da anni. Si tratta di cose che fai senza un senso e magari cancelli subito. Non le definirei nemmeno sexy, erano giocose… Riguardandole mi sono anche un po’ vergognata. Mi sono resa conto che facevano parte di un mio archivio privato, non sono molto pratica di queste cose. Qualcuno deve averle cercate intenzionalmente forzando il mio profilo. Probabilmente non invierei più foto come quelle, non ci si rende conto del potere che ha l’invio di un’immagine. Ci tengo però a dire alle ragazze o ai ragazzi a cui è accaduta una cosa del genere che non bisogna sentirsi in colpa. Bisogna reagire ed essere lucidi. Ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole con la sua vita, il suo privato, la sua intimità e il suo telefonino». L’IMPORTANZA DELLE FOTO HARD.
LUCIANA LITTIZZETTO (Torino, 29 ottobre 1964). Dal 2005 affianca Fabio Fazio a Che tempo che fa, i suoi interventi comici sono quasi sempre il momento più visto del programma. Centellina le sue apparizioni televisive, nella scorsa stagione è stata a fianco di Mika in Stasera Casa Mika. È legata a Maria De Filippi da una forte amicizia, è spesso ospite dei suoi programmi. Dopo che Luigi Di Maio l’ha snobbata dando forfait all’ultimo minuto, per «rialzare» gli ascolti carta bianca alla comica piemontese: la politica raccontata con parolacce e volgarità. «L’asse Salvini-Di Maio somiglia a un documentario sull’accoppiamento. Prima fanno i diffidenti; ti giri un attimo e sono lì. Con Berlusconi che fa il guardone». Comicità ormai antiquata, per parlare di puzzette. Un commento autorevole? «Nel 90% dei casi un peto genera un sorriso un po’ a chiunque. Il problema sorge quando per questa emissione di gas, gli italiani spendono migliaia di euro. Litizzetto infatti ha uno degli stipendi più alti della televisione italiana di Stato e, per molti, questo risulta inspiegabile.» UN PETO COSTOSO.
BENEDETTA PARODI (Alessandria, .6 agosto 1972). Con la sorella Cristina doveva essere la coppia vincente della domenica di Rai 1. Invece, fatta fuori per gli ascolti disastrosi. È tornata là da dove era venuta: Real Time e Bake off Italia, il talent sui pasticceri. Cristina Parodi l’aveva di fatto via via ridimensionata, relegandola allo spazio delle ricette. SORELLE SERPENTI?
VIRGINIA RAFFAELE (Roma, 27 settembre 1980). Belén Rodlriguez, Sabrina Ferilli, Donatella Versace, Bianca Berlinguer, Carla Fracci e tante altre: non sbaglia un’imitazione e se ne frega delle critiche. Nel 2017 la Rai le ha affidato un one woman show Facciamo che io ero. Il 12 settembre ha debuttato nella sitcom Come quando fuori piove, in onda su Nove con un carneo di Fausto Bertinotti. In primavera tornerà con un prime time in Rai. Commenti acidi su di lei… Belén: «Volgare, offende tutte le donne. Ormai non fa più ridere, ma solo arrabbiare». E Sandra Milo offesa a Sanremo: «Ho trovato l’imitazione volgare. Se lei facesse queste imitazioni così crudeli per poi chiudere in positivo lo capirei: va bene, ridi di me, ma alla fine riconosci il mio valore. Non mi ha mai contattato per scusarsi». CARCIOFINA SOTT’OLIO.
MATTEO RENZI (Firenze, 11 gennaio 1975). È l’atipico degli atipici. Mille presenze in tv, quasi sempre inopportune e autodistruttive. Ora vuole raccontare la sua Firenze con un format prodotto da Lucio Presta e realizzato dal suo gruppo di lavoro. Ma la messa in onda è ancora in dubbio. Mediaset contesta il compenso richiesto e propone la prima serata (sarebbe un suicidio). Alcune immagini sono andate in onda in esclusiva a Stasera Italia con Barbara Palombella I lettori di questo giornale sanno tutto di Renzi: dalle bugie alle spacconate, la villa costata un occhio, i genitori indagati, i problemi imbarazzanti creati da parenti e amici, le figuracce politiche. Lo promette mille volte, ma non si toglie mai di mezzo. Cosa aggiungere? UN BLUFF. BULLO TESTARDO E VELLEITARIO.
*Questa è la seconda parte delle pagelle degli atipici. La prima parte la trovate al seguente link https://www.ildecoder.com/17092018/atipici-tv/