In sala il film di Gus Van Sant
Dopo il Festival di Berlino e il Sundance, arriva in sala dal 29 agosto con Adler Entertainment ‘Don’t Worry‘ ritorno alla regia di Gus Van Sant (Elephant) dopo il non riuscito ‘La foresta dei sogni’ (2015). Questo suo ultimo film è una libera biopic sulla vita strampalata e tormentata del disegnatore paraplegico John Callahan (interpretato da un irriconoscibile Joaquin Phoenix, che a settembre si calerà nel nuovo atteso Joker di Todd Phillips). Il tutto ispirato alle memorie del cartoonist nato a Portland e intitolate proprio come il film ma in maniera estesa: “Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot” (questo il titolo del suo libro del 1989, ispirato a una sua vignetta in cui si vede un invalido inseguito da uomini a cavallo, ma di cui viene trovata la sedia a rotelle vuota). Callahan rimane paralizzato all’età di 21 anni in seguito a un incidente automobilistico dovuto al suo alto tasso alcolico e si rifugia cosi’ nel disegno. Diventerà famoso per le sue strisce considerate tabù e politicamente scorrette. Siamo nell’epoca di Reagan. “Certo nel libro di John c’e’ piu’ di un riferimento alla situazione politica dell’epoca Reagan che ricorda quella di oggi, anche se quello che succede ora e’ incomparabile” ha detto il regista. E ancora il regista sceneggiatore, montatore, fotografo, musicista e scrittore statunitense : “Il film è il piu’ vicino possibile alla biografia, anche se si concentra su un solo capitolo, quello legato all’incidente. La cosa curiosa è che John era, oltre che disegnatore, uno storyteller. Uno che cambiava versione sullo stesso fatto di volta in volta. Era una persona nota a Portland, certo non poteva fare sport, ma, proprio come si vede nel film, andava come un razzo con quella sedia su e giu’ dai marciapiedi”. Joaquin Phoenix torna a lavorare con Van Sant 25 anni dopo ‘To Die For‘. A chi gli chiede come si e’ preparato risponde: “Ho letto molte volte l’autobiografia di Callahan, ho visto poi sei ore di suoi filmati e incontrato diverse persone che hanno avuto lo stesso tipo di trauma, anche se per ognuno di loro e’ diverso”. Nel film, che ha protagonista un Callahan tra ironia, malinconia e redenzione, troviamo il coach degli alcolisti anonimi, Danny (Jonah Hill), anche lui con capello lungo, e Rooney Mara nei panni di Annu, la fidanzata svedese di John. Una curiosità: su questo film, ritenuto ‘edificante’ da Variety, sono piovute le critiche della Ruderman Family Foundation che si occupa dell’inserimento dei diversamente abili. Secondo la fondazione, la scelta di un attore non disabile è “offensiva per la comunità dei disabili, in quanto poteva rappresentare l’opportunità per far lavorare attori affetti da qualche forma di disabilità per interpretare personaggi che si trovano nello stesso stato”.
Francesco Gallo, Ansa