Lunedì arriva, su Rai1, la nuova “Vita in diretta” con Francesca Fialdini e Tiberio Timperi

Lunedì arriva, su Rai1, la nuova “Vita in diretta” con Francesca Fialdini e Tiberio Timperi

Lunedì 3 settembre si riaccendono le telecamere de “La vita in diretta”, la storica trasmissione pomeridiana di Rai1 che si presenta all’appuntamento invernale con un progetto rinnovato, un ponte tra presente e futuro che accompagnerà i telespettatori nella staffetta quotidiana tra informazione, divertimento ed emozione.
Grazie ad una durata più contenuta, infatti, il programma cercherà nuovi ritmi di racconto e nuovi linguaggi televisivi. Al timone di questa edizione Francesca Fialdini e Tiberio Timperi, che dalle 16.30 alle 18.40 proporranno una narrazione corale degli eventi clou della settimana, con forme e temi idonei alle nuove esigenze di un pubblico maturo ma sempre più rivolto al domani. Tra i contenuti spunteranno argomenti quali ambiente, scienza, nostalgia, esperimento, avventura, bellezza, sogni, ma soprattutto futuro; gli inviati sul territorio si immergeranno negli avvenimenti locali “sporcando” l’obiettivo della telecamera, quando necessario, per restituire ai telespettatori un’immagine più aderente possibile alla realtà: la sensazione, appunto, di vivere la vita in diretta.
Cronaca e attualità saranno ancora la spina dorsale del programma, con ospiti, opinionisti e gente comune accolti in uno studio dalla scenografia totalmente rinnovata e dai colori caldi e avvolgenti, per ricreare l’atmosfera di un vero e proprio salotto familiare, un luogo dove tutti potranno confrontarsi con le piccole grandi sfide della quotidianità.
Nella spazio “Città delle Donne” Francesca Fialdini inaugurerà un percorso di approfondimento sulle tematiche di più scottante interesse femminile.
Tra le novità anche alcuni “momenti a sorpresa”, con giochi ed esperimenti che solleciteranno reazioni ed emozioni del pubblico in studio e a casa.
La vita in diretta è un programma prodotto da Rai1. La regia è di Nicoletta Chiadroni. La scenografia è di Carlo Canè e Patrizia Cescon.

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