Non sarà una stagione nettamente in rosa, quella al via da settembre nei teatri italiani. Non lo sarà nei numeri e nemmeno per grandi Medea o Lady Macbeth. Ma è, forse, alle donne che va il merito delle scelte più coraggiose (o curiose) nei cartelloni dei prossimi mesi. Tra celebri ritorni, debutti inattesi o sfide personali, ecco 10 dive (più una) per altrettanti ruoli, che vale la pena non perdere. LUISA RANIERI – Forse la più attesa. Perché il teatro non lo frequenta spesso. Perché a dirigerla sarà il compagno Luca Zingaretti. Perché il testo è The Deep Blue Sea, la storia d’amore di Terence Rattigan con uno dei più bei ruoli femminili della drammaturgia contemporanea (al cinema già di Vivien Leigh e Rachel Weisz). Per riflettere su cosa un uomo o una donna siano capaci di fare per inseguire l’oggetto del loro amore (da ottobre in tournée) LUCIA LAVIA – Senza più tema di essere indicata come ”la figlia di” (Gabriele Lavia e Monica Guerritore), fa sue due delle parti più sotto i riflettori della stagione. Dal 24 ottobre a Roma e poi in tournée, vestirà i panni che furono di Gwyneth Paltrow in Shakespeare in Love, versione teatrale del film da 7 Oscar scritto da Marc Norman e Tom Stoppard, ora con la regia di Giampiero Solari. In primavera al Piccolo, a tu per tu con un gattopardo della scena come Umberto Orsini, sarà invece Hilde, ultima e fatale giovane donna de Il costruttore Solness di Ibsen. SONIA BERGAMASCO – A lei si deve la riscoperta di alcune delle più interessanti figure femminili delle ultime stagioni. Dal 26 settembre, al Piccolo di Milano, sarà Fernanda Wittgens, colei che salvò Il cenacolo vinciano dalla follia della guerra ne Il miracolo della cena. Proseguirà poi con le pagine di Primo Levi. Ex Chimico (novembre a Torino) e ancora con la ripresa de L’uomo seme (da febbraio) dal manoscritto di Violette Ailhaud. GABRIELLA PESSION – La cucina in villa di una famiglia dell’alta società inglese. La figlia dei proprietari che gioca a trasgredire seducendo l’autista John. Tutto spudoratamente davanti alla cuoca sua promessa sposa. Accanto a Lino Guanciale, da novembre la Pession è in tournée con After Miss Julie di Patrick Marber, trasposizione moderna, drammatica e sexy del classico di Strindberg, che la regia di Solari porta dalla Svezia del 1800 all’Inghilterra del 1945. MARIA AMELIA MONTI – Capelli bianchi, grandi occhiali e l’inseparabile borsetta. Ecco Miss Marple, giochi di prestigio, ovvero la più famosa detective di Agatha Christie, per la prima volta su un palcoscenico italiano con l’adattamento di Edoardo Erba e la regia di Pierpaolo Sepe. Immancabile l’omicidio in casa vittoriana della campagna inglese fine anni ’40 (dicembre a Roma poi in tournée). ORNELLA MUTI – Diva di cinema e tv, quest’inverno sceglie il teatro e il ruolo in cui Anna Proclemer fece scandalo ne La governante di Vitaliano Brancati (da gennaio). Dramma della calunnia, dei tabù e della censura dell’omosessualità nella Sicilia baronale e cattolica, con lei Enrico Guarnieri e sua figlia Naike Rivelli. VALENTINA LODOVINI – Il confronto è alto come l’Everest. Perché in questa stagione ha scelto di misurarsi con il testo della vita di Franca Rame: Tutta casa letto e chiesa, scritto nel ’77 con Dario Fo. Non solo un monologo dai mille registri, ma un manifesto sulla condizione femminile, al tempo in scena alla Palazzina Liberty in appoggio al movimento femminista, oggi allestito in oltre 30 nazioni (a dicembre a Roma). VALERIA SOLARINO – Dalla Roma del ’38 di Una giornata particolare al Misantropo di Moliere. Ancora con Giulio Scarpati e la regia di Nora Venturini, la Solarino diventa la superficiale Celimene, corteggiata dal rigido Alceste. Una coppia impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano ma si desiderano (da marzo) LAURA MORANTE – Una piccola baita in montagna fra New York e il Canada. Una psicologa star della radio. E un maniaco che giura di ucciderla. Direttamente da Broadway, la Morante porta per la prima volta in Italia Voci del buio, thriller mozzafiato John Pielmeier, l’autore di Gifts e Agnese di Dio (da marzo) ANNA FOGLIETTA – Il parcheggio di un ristorante. Un uomo e una donna discutono. Diretta da Roberto Andò, la Foglietta è da ottobre in tournée con Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti e Simona Marchini in Bella figura, testo che la pluripremiata Yasmina Reza aveva scritto per Thomas Osthermeier e la compagnia dello Schaubuhne di Berlino. JASMINE TRINCA – Costruito come un set cinematografico, La maladie de la mort, da Marguerite Duras, è la prima regia in francese di Katie Mitchell, l’autrice de L’amante. Coproduzione internazionale, lo spettacolo costruito intorno alla Trinca, Nick Fletcher e Irene Jacob, indaga il rapporto Lui-Lei. Con un uomo che aspetta una donna in una stanza d’albergo. Tutto ciò che lui vuole, lei dovrà farlo e per questo riceverà un compenso (novembre a Torino, Roma, Bologna).
Daniela Giammusso, ANSA