Stasera torna “Elementary”: l’appuntamento con il brivido di Rai2

Stasera torna “Elementary”: l’appuntamento con il brivido di Rai2

Nuovo appuntamento in prima visione assoluta con la sesta stagione della serie tv “Elementary”, in onda su Rai2 stasera alle 21.55. Nel primo episodio, “Compagni di sobrietà”, l’omicidio di Maddie Williams, coinquilina di Hannah Gregson, aggiunge elementi alla ricerca dell’assassino di Polly Kerner. Sherlock scopre che si tratta di Michael, l’uomo conosciuto al programma di riabilitazione che gli aveva chiesto di indagare su Polly. Michael è un serial killer, ha ucciso decine di donne e sta alzando la posta sfidando Sherlock a prenderlo. Nel secondo episodio, “Trappole di sabbia”, Sherlock fa ritorno a casa con qualche giorno di anticipo e trova Kelsey, una sorpresa a dir poco inaspettata. La ragazza è incinta ed è lì per decidere se dare in adozione il proprio bambino a Joan. Il caso che seguiremo riguarda la morte di una donna, Lauren, trovata immersa nel cemento. Seguendo le sue tracce risaliremo alla Mafia della Sabbia, per poi scoprire che il colpevole è invece Lance Pickering, direttore dell’Ufficio Edilizio. Kelsey, dopo aver studiato a fondo Joan e parlato con Sherlock, decide di non dare più il bambino in adozione.
Nel terzo episodio, “Uomini e cavie”, due scienziati vengono trovati morti, uno a poca distanza dell’altro. Dopo le prime indagini si viene a scoprire che stavano partecipando a un concorso scientifico con in palio cinque milioni di dollari. Il giro di sospettati è larghissimo. Nel frattempo Alfredo chiede a Sherlock di aiutarlo a derubare un rivenditore che si è rifiutato di pagarlo per un lavoro da quasi centomila dollari. Ma quando gli spiega che i soldi gli servono per aiutare suo fratello Dante, che Sherlock detesta, questi si rifiuta. Dopo una discussione tra i due in cui Alfredo incita Sherlock a perdonare di più, a cominciare da suo fratello Mycroft, Sherlock cambia idea. Aiuta Dante e cerca di mettersi in contatto con Mycroft, scoprendo però che è troppo tardi, perché morto da qualche mese.

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