L’impegno estivo è per le riprese di una fiction di Rai1, “non posso ancora dire quale” precisa (ma stando alle indiscrezioni sul web con tanto di foto dal set, si tratta di Un passo dal cielo 5 con Daniele Liotti, ndr), poi dall’autunno tanto teatro, “che per me è come una casa”. Sono fra i traguardi lavorativi della stagione per Serena Autieri, tornata in questi giorni al Giffoni Film Festival come madrina di Pegaso Cinema Academy, nuovo progetto dell’Università Telematica Pegaso che si rivolge a futuri attori e registi.
Per l’attrice, che ha iniziato a studiare canto e recitazione fin da bambina “senza preparazione, non si può strutturare la carriera in nessun campo – dice all’ANSA -. Io continuo ancora a studiare, tanto che mia di cinque anni, quando mi vede, mi dice ‘ma mamma, ancora studi?’ e io le rispondo ‘amore, quando cominci, non smetti più”. A teatro, dove ha ripreso nel 2018, anche La sciantosa, in una nuova versione, l’attrice tornerà in tournée con Rosso Napoletano, il musical di Vincenzo Incenzo sulle quattro giornate di Napoli e un nuovo spettacolo di prosa, La menzogna, commedia ironica di Florian Zeller per la regia di Piero Maccarinelli, di cui sarà protagonista con Paolo Calabrese, sulle infinite varianti in tema di desiderio, tradimento, verità e menzogna. “Io amo tutte le forme di spettacolo – spiega – ma il teatro è la casa dell’attore, è là che si deve tornare per ‘ripulirsi’, trovare altre strade, affrontare personaggi nuovi. Il teatro ti dà la libertà e questo è molto stimolante. Poi io ho un pubblico che mi segue con grande attenzione, esserci è un modo per ringraziare quegli spettatori e coccolarmeli”. Cosa pensa di chi cerca di diventare famoso velocemente sul web? “Che internet può essere un supporto, ma se non ti dai anche delle basi, rimane fine a se stesso. Senza lo studio e la capacità di scegliere i progetti giusti, è difficile guardare a una carriera a lungo termine”. Lei è già stata a Giffoni più volte: “E’ un festival dove provi sempre un’emozione molto forte, soprattutto quando senti le testimonianze dei ragazzi. Mi è rimasta nel cuore quella di una ragazza che si sentiva molto demotivata a fine anno scolastico, senza prospettive, soprattutto per le poche aperture che vede nel mondo del lavoro.
E’ arrivata a Giffoni e le è arrivata una ventata di gioia. E’ un’oasi felice che dà ai ragazzi nuovi stimoli e li porta a pensare che fuori si possono inseguire nuovi sogni, non è vero che devi abbandonarli”.
Francesca Pierleoni, ANSA