Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà. Le parole di Riccardo Del Turco suonano profetiche per sintetizzare il dato, al botteghino, del peggior mese di luglio degli ultimi anni. Quasi imbarazzante il confronto non solo con l’anno precedente (dopo tre settimane, si viaggiava intorno al -45%), ma anche con l’ultimo decennio. La gente non sta andando al cinema. O meglio, ci va, ma in misura sempre minore. Sono cambiati i gusti? C’è la crisi? Sembrano solo vaghe giustificazioni. Il livello qualitativo della proposta, in questo mese, è peggiorato sensibilmente (sono i distributori i primi a non crederci, rimandando ad altri periodi uscite che, invece, campeggiano nei cartelloni esteri). La crisi? Basta andare in una qualsiasi località balneare per vedere quanto siano affollate. I mondiali? Li hanno fatti anche quattro e otto anni fa e con gli azzurri in campo. Insomma, dovunque ti giri, non ci sono giustificazioni che tengano. Semplicemente, lo spettatore non trova motivi per andare a vedere titoli per nulla appetibili. Che senso ha allora tenere aperte le sale per pochi intimi? In questo fine settimana, con due sole uscite in programma, al cinema sono andate 328.377 persone. Sette giorni prima, i biglietti erano stati 454.760 (21% in più e con la finale del mondiale in Tv) e un anno fa l’incasso, dell’analogo weekend, era stato maggiore del 17,2%. Insomma, luglio 2018 è un trionfo del segno meno. Per la cronaca, Skyscraper ha esordito primo con 620.361 euro, unico titolo sopra i 1.000 euro di media (1.551). L’altro debutto, Overboard, ha totalizzato 66.863 euro. Questa settimana escono ben 8 film, tra i quali anche Ocean’s 8. Vedremo.
Maurizio Acerbi, Ilgiornale.it