Caparezza: “Il mio show estivo vi darà ancora emozioni nuove”

Caparezza: “Il mio show estivo vi darà ancora emozioni nuove”

Il rapper pugliese sarà headliner della quarta giornata dellʼHome Festival di Treviso, il 2 settembre.

Tra i nomi di punta dell’edizione 2018 dell’Home Festival di Treviso c’è Caparezza. Il rapper pugliese sarà protagonista domenica 2 settembre, nel “Day 4: Sunday Family“, che vedrà esibirsi, tra gli altri, anche Lo Stato Sociale e Francesca Michielin. “Lo show sarà completamente diverso rispetto a quello dei palazzetti – spiega Caparezza -. Anche chi ha visto lo spettacolo invernale potrà goderselo come nuovo”. Dopo aver portato in giro questo inverno, con ben 20 sold out, il concerto basato sui brani dell’ultimo album, “Prisoner 709“, Caparezza quindi cambia le carte in tavola per adeguarsi alla nuova stagione, pur incentrando lo show sempre sulle nuove canzoni. “L’estate è una situazione del tutto diversa: è più chiassosa, è più luminosa – spiega -. Non c’è quel silenzio sacrale che si crea in un luogo chiuso. Quindi ho messo mano alla scaletta rivoluzionandola”.

Ci saranno più pezzi dal tuo passato?
Le canzoni di “Prisoner 709” faranno sempre la parte del leone, ovviamente. Per il resto sono andato a pescare indietro però concentrandomi sempre sugli album più recenti. In genere io sono molto legato ai lavori che sento più vicini. Se ipoteticamente a 70 anni facessi ancora questo mestiere e andassi sul palco a cantare “Fuori dal tunnel” dicendo che non mi diverto in discoteca… beh, farebbero bene a dirmi: “e grazie al cazzo!”.

Ci saranno novità anche nell’impianto scenico che era di grande impatto?
Anche la scenografia sarà in larga parte diversa. Qualche soluzione che era presente nello show al coperto rimarrà, ma nel complesso anche qui abbiamo preferito mettere mano in maniera decisa. Posso dire che anche chi ha visto lo spettacolo invernale potrà godersi questo come qualcosa di completamente nuovo.

Ti piace suonare nei festival, dove il pubblico è molto eterogeneo?
E’ una situazione interessante dove poter convertire qualcuno. E’ stato bello quando ho fatto lo Sziget Festival. In quel caso il gioco era intrattenere persone che principalmente parlavano altre lingue rispetto alla mia. Ma i Festival in genere sono una situazione che mi piace molto, anche da fruitore.

E poi questa volta sei headliner…
Diciamo che ormai non mi trovo più nella situazione in cui ero all’inizio, da giovane esordiente che era messo lì, all’inizio del cartellone, a suonare per gente che principalmente aspettava qualcun altro e che ti vedeva come un fastidioso intermezzo. Adesso posso sperare che qualcuno in più sia lì per me.

A distanza di mesi come giudichi “Prisoner 709” e il percorso che ha fatto?
Sono molto contento e il tour invernale, con quasi tutte le date sold out, ha certificato come questo disco sia arrivato alla gente. E non era scontato perché, eccezion fatta per un singolo, che è andato molto bene, il disco nel suo complesso era piuttosto scuro come temi e atmosfera, introverso. Quindi è stata una piacevole sorpresa.

E’ stato una scommessa vinta?
Io credo che la carriera di ogni artista abbia una sua parabola naturale, con una partenza e un arrivo. E’ una regola che vale per tutti.. Evidentemente questo non era ancora il momento del mio arrivo. Vedremo la prossima volta.

Massimo Longoni, TGCOM24

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