Festa Cinema del reale da Klein a Siria

Festa Cinema del reale da Klein a Siria

Facce, guerre, mutamenti parole guida per rassegna salentina

Dai video-selfie del quindicenne siriano Muhammad Najem che documenta la distruzione in un sobborgo di Damasco, al viaggio tra scatti e documentari di uno di più grandi fotografi viventi, William Klein, classe 1928, che sarà ospite d’onore del Festival. Sono fra le coordinate della 15/a edizione della Festa di Cinema del Reale, in programma dal 18 al 21 luglio a Specchia, nel cuore del Salento, con un’anteprima il 16 a Corigliano d’Otranto, per l’inaugurazione di Contacts, mostra/installazione fotografica sull’opera di Klein e un’appendice il 26 luglio, nell’ambito del Festival Barezzi Summer Luce ad Andrano. Le tre parole guida della Festa quest’anno quest’anno sono facce, guerre e mutamenti. “Costituiscono un filo rosso che troviamo nei film ma che si riallaccia a ciò che viviamo nel quotidiano – spiega all’ANSA il direttore del Festival Paolo Pisanelli -. Una faccia è una storia, una razza, un migrante che viene espulso. Ci sentiamo su una linea quasi di resistenza rispetto alle politiche italiane, a questo oltraggio ai diritti degli individui. Da sempre il cinema del reale non è inerte rispetto a questi temi ma è spericolato, combattivo e ha molto a cuore le storie delle persone”. Si apre lo sguardo verso diversi generi di conflitti: “Ci sono film dalla Siria e premiamo Muhammad Najem, adolescente che sogna di fare il giornalista, e racconta la guerra in casa con grande coraggio ogni giorno” aggiunge Pisanelli. Torna Lech Kowalski, film-maker on the road, grande raccontatore dei movimenti come il punk e degli outsiders, per presentare I Pay for Your Story, nel quale mostra l’America di oggi, quella di Trump, dove chi non ha soldi non ha nemmeno diritti”. Si vedrà anche un estratto di 10 minuti del suo prossimo film e terrà una masterclass gratuita. Protagonista di questa edizione è William Klein, che da sempre ci apre gli occhi sulla realtà”. Tra i suoi documentari in programma: Contacts – William Klein, il film collettivo Lontano dal Vietnam, Muhammad Alì – The Greatest, The Messiah, Broadway by Night, Festival Panafrican d’Algiers. “Siamo attenti anche ai mutamenti artistici e ci saranno tanti laboratori, performance musicali e teatro perché questa è una Festa di sguardi e di incontri creativi” sottolinea Pisanelli. Tornerà un’affezionata del Festival come Cecilia Mangini, di cui si vedranno ‘Sardegna’ e un’anteprima dell’opera a cui sta lavorando insieme a Pisanelli sul viaggio e le riprese fatte in Vietnam con Lino Del Fra negli anni ’60. Tra i film non fiction stranieri, vengono presentati con Wanted Cinema, Dancer di Steven Cantor, su Sergei Polunin, il James Dean della danza; Restare vivi: un metodo, su Michel Houellebecq con Iggy Pop e Last Men in Aleppo, candidato agli Oscar, del regista siriano Firas Fayyad, arrestato e torturato dal regime di Assad. Fra i titoli italiani The Remnants di Riccardo Russo e Paolo Barbieri, Pagine nascoste di Sabrina Varani, Lievito madre di Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria, Pagani di Elisa Flaminia Inno, gli autori pugliesi di Schermo pazzo e Alla salute di Brunella Filì. Non mancheranno anche omaggi, fra gli altri, a Jean Vigo, Folco Quilici (uno degli eventi in collaborazione con Luce Cinecittà) e Dziga Vertov, con L’uomo con la macchina da presa musicato dal vivo da Admir Shkurtaj, “che aprirà anche la Mostra del cinema di Venezia musicando dal vivo Der Golem”.

Francesca Pierleoni, Ansa

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