La pellicola con Chris Hemsworth racconta l’epopea delle forze speciali dell’unità Oda 595
La guerra è una costante nella storia dell’umanità e, nel suo significato più profondo, non è mai cambiata. Da quando esiste, Hollywood l’ha sempre raccontata, nei modi più disparati. Rappresentati con disprezzo, ammirazione, patriottismo o umorismo, gli scontri bellici sono uno dei temi più caldi nella settima arte americana. 12 Soldiers, in uscita mercoledì in Italia, è basato sulla storia vera dei primi dodici militari inviati in Afghanistan dopo l’attentato alle Torri Gemelle ed è l’ultimo capitolo di questa lunga tradizione. I membri dell’ODA 595, unità delle forze speciali d’élite, sono stati i primi pionieri dell’operazione Enduring Freedom, nei giorni subito successivi all’attentato alle Torri Gemelle. Avevano l’ordine di collegarsi con un signore della guerra locale e farsi strada, villaggio dopo villaggio, nella roccaforte talebana di Mazar-i-Sharif (la quarta città più grande del Paese). Lì, secondo i piani, avrebbero dovuto annientare il centro del potere talebano, impedendo agli afghani di continuare a offrire la propria terra come campo di addestramento per le truppe di Al Qaeda. Chris Hemsworth interpreta il capitano della squadra Mitch Nelson. Con i capelli scuri e senza il martello di Thor, Nelson non ha mai combattuto prima, ma ha voluto fortemente essere lì, sul campo di battaglia, per difendere i valori statunitensi. Rivelerà presto un istinto militare degno dei guerrieri più consumati. «Questa storia doveva essere raccontata ha spiegato l’attore dovevamo eliminare i luoghi comuni che circolano su quella parte del mondo». Diretto da Nicolai Fuglsig, il film è stato girato fra le montagne del New Mexico, per ricordare i panorami rigidi e aridi del Medio Oriente. «Non è stato facile girare in quel posto, l’altitudine e il freddo si facevano sentire, ma naturalmente non era nulla in confronto a quello che i soldati veri andarono incontro». Il ritratto di Nelson disegnato da Hemsworth è quello di un uomo di famiglia, che vede il suo istinto bellico risvegliato dagli attacchi alle Twin Towers. Fa di tutto per farsi mandare in Afghanistan e ci riesce. Appena arrivato, si scopre maestro nel prevedere le condizioni meteo, esperto disegnatore di mappe per coordinare i bombardamenti e anche fantino d’esperienza, abile come un cavaliere della tavola rotonda mentre spara con il suo mitra durante un galoppo. Michael Shannon interpreta il secondo di Nelson, Hal Spencer. «Non conoscevo questa storia prima di aver letto il copione, mi ha aperto gli occhi sulle dinamiche di quei primi giorni dopo l’attacco subito in terra americana dice l’attore Ho avuto la fortuna di incontrare l’uomo che interpreto. Una persona gentile e compassionevole. Quando racconti una storia così è tua responsabilità farlo nella maniera più accurata possibile. Noi abbiamo cercato di porre l’accento sul legame che un’esperienza del genere ha creato fra quei dodici uomini».La storia ci insegna che i soldati americani di ODA 595 hanno vinto contro i combattenti talebani, infliggendo una prima sconfitta alle forze del terrorismo islamico. «Loro però, quei dodici uomini conoscevano quale sarebbe stato il loro destino continua Shannon sono partiti con la consapevolezza di andare a compiere un’azione folle, ad alto rischio e con un’altissima probabilità di non riuscire a tornare, ma fu il loro cuore, la loro determinazione, la loro intelligenza e abilità, a guidarli. Furono davvero degli eroi». Se il conflitto fosse finito quel giorno la vittoria sarebbe stata netta. Purtroppo però, nel 2018, ancora non è chiaro se i talebani siano da considerare definitivamente sconfitti e di certo non lo è il terrore che hanno portato nelle nostre città.Nel film il comandante talebano è interpretato da Said Taghmaoui, che entra in scena uccidendo una donna davanti alle sue figlie in lacrime, per avere commesso il reato di leggere un libro. Della squadra guidata da Hemsworth fa parte anche Michael Peña nei panni militari di un altro dei 12 uomini, il sergente Sam Diller. Abdul Rashid Dostum, impersonato da Navid Negahban, è il signore della guerra dell’Alleanza del Nord che combatte al fianco degli americani, ma che non arriva mai ad andare veramente d’accordo con loro. La sceneggiatura, scritta da Ted Tally e Peter Craig, è un adattamento cinematografico del best seller Horse Soldiers, del 2009.Una domanda che il film pone, ma a cui non dà una risposta chiara, è la seguente: perché, esattamente, gli Stati Uniti stanno ancora combattendo in Afghanistan?
Matteo Ghidoni, ilgiornale.it