Il Grande Fratello 15 chiuderà i battenti lunedì 4 giugno. Finale anticipata di un giorno per evitare lo scontro diretto con il “Wind Music Awards 2017” condotto da Carlo Conti e Vanessa Incontrada su RaiUno. Scelta saggia perché il reality show di Barbara d’Urso è crollato negli ascolti nonostante i picchi di share (grazie anche ai titoli di coda a notte fonda).
In due settimane è passato da oltre 4 milioni di telespettatori a poco più di 3 milioni. Dopo l’uscita di Aida Nizar e Luigi Favoloso, il Gf15 (in sovrapposizione) ha perso prima 500.000 telespettatori e poi altri 300.000 passando dai 3.738.000 di martedì 22 maggio ai 3.416.000 di martedì 29 maggio. Il cast che la d’Urso “rifarebbe uguale” si è rivelato un siero concentrato di bullismo, sessismo, meschinità, cattiveria e mediocrità. Non c’è un concorrente che sia arrivato davvero al cuore del pubblico. L’unica ad esserci riuscita, sia in bene sia in male, è stata Aida Nizar eliminata tra molti dubbi sulla genuinità del televoto. Gli uomini, da Baye Dame a Luigi Favoloso passando per Filippo Contri, Simone Coccia, Matteo Gentili (il dormiente della casa), Alberto Mezzetti e Danilo Aquino, seppur con diverse sfumature, hanno dato esempio di come non si deve mai comportare un uomo. Battutacce, strategie di piccolo cabotaggio e affermazioni sgradevoli. E quando ne indovinavano una, subito dopo sporcavano la loro immagine con esternazioni raccapriccianti.
Anche le donne non hanno fatto breccia: Veronica Satti è passata da una lacrima sul viso ad abbracciare tutti gli uomini della casa (compresa infatuazione per Valerio nonostante fosse fidanzata con Valentina), Lucia Orlando si è messa in luce per una totale assenza di solidarietà femminile, Alessia Prete si è specchiata in tutte le telecamere tirando fuori un pizzico di carattere solo nell’ultima settimana dopo i rimproveri pubblici della madre (“datti una calmata, a casa ti guardiamo). Fin dalle prime ore, i concorrenti si sono sentiti vip fantasticando di folle oceaniche per gli autografi, di abbracci calorosi dei fan (Lucia Orlando spera che nessuno si appiccichi troppo), programmi televisivi, di follower su internet, di serate strapagate. Barbara d’Urso gliel’ha fatto credere nonostante la massiccia fuga degli sponsor i (un danno economico stimato da Dagospia in 2-3 milioni di euro, ma “pochi soldini” per la d’Urso intervistata a TvTalk) e due espulsioni (Baye Dame e Luigi Favoloso) fossero segnali inequivocabili di qualcosa che stava andato storto. Non si sono corretti e non hanno attivato gli anticorpi perché non ne hanno. Sono così: opachi, insipidi e in cerca di soldi facili. Da due settimane la diretta è un mortorio, perfino la d’Urso, esaurito il suo storytelling, ha parlato poco del Gf15 a “Pomeriggio Cinque” e cosa ancor più grave ha nascosto sotto il tappeto i fatti che non collimavano con la realtà del reality (le frasi ignobili di Favoloso, le proteste degli animalisti, le continue accuse di video e foto hard che Coccia ha inviato ad altre donne da quando è fidanzato).
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ospite di Emanuela Gentilin a “Ultime dalla casa” ha fotografato bene la situazione. Prima ha parlato di Elena Morali (entrata per la storia delle foto hard ma più per sceneggiata che per amor di verità): “La conosco bene, fin dai tempi de La Pupa e il secchione. E’ sempre stata molto vivace nei comportamenti. Soffre della sindrome ‘se non appaio non esisto’ e mi chiedo: tu che da pulpito fai la morale? Tu, dico tu? Ha avuto una botta di popolarità dopo l’Isola, ma se non calma l’aggressività la vedo dura”, poi è stato tranchant anche sul discutibile Simone Coccia (la moglie spera che vinca il Gf così paga tutti gli arretrati per gli alimenti del figlio, nda): “E’ uno che ha poche armi a disposizione, si rifugia dietro una cortesia rituale ma priva di contenuti. Da lui non ti puoi aspettare sorprese perché è così come lo vedi. Non dà niente solo un rapporto fisico. Basta. Non dimentichiamoci che la popolarità gli è arrivata da una finta fascia del più bello d’Italia”. La conduttrice gli chiede un’opinione anche sulla finale e Mauro si fa interprete del pensiero di molti: “Noi televotanti abbiamo una morale e quindi mandiamo via i personaggi negativi, però adesso è rimasto un gruppo di perfetti sconosciuti dal punto di vista dell’identità. Davanti a tanta marmaglia anonima non so chi votare o buttare fuori, il problema quindi paradossalmente è il contrario. Non c’è più Aida e nemmeno quella feccia, così chiamata dai telespettatori. E’ come un tè delle 5 con la Regina che dorme”. Anche per i social sono “i peggiori finalisti di sempre di un Grande Fratello”. Non hanno saputo coagulare intorno a sé amore o “odio”, simpatia o antipatia viscerale. La d’Urso e gli autori erano convinti: “Sono tante storie forti in cui i telespettatori si immedesimeranno”. E’ accaduto l’esatto contrario: c’è il fuggi fuggi generale a non assomigliargli. Nessuna empatia, ma solo dispatia. Chi vincerà non lo farà perché piace al pubblico ma per default.
Giada Oricchio, il Tempo