Morto Ramon Chao, padre di Manu Chao: scrittore e giornalista tra i primi a denunciare limiti globalizzazione

Morto Ramon Chao, padre di Manu Chao: scrittore e giornalista tra i primi a denunciare limiti globalizzazione

Lo scrittore e giornalista spagnolo Ramon Chao, autore fortemente impegnato sul fronte politico, tra i primi a denunciare i limiti e i rischi della globalizzazione, è morto ieri a Barcellona all’età di 82 anni. Era il padre del musicista e cantante José Manuel Arturo Tomás Chao, famoso con il nome d’arte Manu Chao, fondatore del gruppo rock Mano Negra, nome ispirato da un lavoro di Ramon.Nato a Vilalba, in Galizia, il 21 luglio 1935, dal 1956, per circa quarant’anni, Ramon Chao ha vissuto Parigi, dove si era autoesiliato per sfuggire alla dittatura di Francisco Franco. Dal 1960 ha lavorato per Radio France e poi ha collaborato con «Le Monde» e «Le Monde diplomatique», occupandosi in particolare di America Latina, sviluppo sostenibile e Paesi emergenti. È autore di «Piccolo dizionario critico della globalizzazione», scritto con Ignacio Ramonet e Jacek Wozniak (in italiano è stato pubblicato da Sperling & Kupfer, 2004).Con Ignaciuo Ramonet, che è stato direttore del periodico «Le Monde diplomatique» dal 1991 al 2008, Chao ha scritto «Guida alla Parigi ribelle» (Voland, 2010). Nel 1982 ha pubblicato il suo primo libro, «El lago de Como» (Il lago di Como), lo stesso anno Ramon Chao ha creato il Premio letterario Juan Rulfo. È autore del libro «Un train de glace e de feu» (1992), pubblicato in Italia con il titolo più evocativo de «La Mano Negra in Colombia» (apparso da Theoria nel 1994 e poi ripubblicato da Editori associati nel 2000 e Costa&Nolan nel 2001).È il racconto del viaggio attraverso mille chilometri di ferrovia, per lo più in avanzato stato di abbandono ed inutilizzo, tra guerriglia, narcotrafficanti ed entusiasmo popolare incontenibile.

ilmessaggero.it

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